EdgeRank: i rischi dei dati che forniamo a Facebook

edgerank_2Introdotto l’argomento EdgeRank tramite l’articolo EdgeRank: come arrivano le notizie sulla home si Facebook?, cerchiamo ora di capire come questo influisce nella nostra vita reale.

Occorre fare una premessa fondamentale: oggi, “grazie” a Facebook, distinguere tra la vita reale e quella virtuale è sempre più difficile, se non impossibile, per non dire che in molti casi, se non in tutti, si equivalgono. Come molti sapranno, Facebook ci fornisce tante diverse modalità di interazione con il nostro pubblico, dal “Like” al “Commento”, dalla pubblicazione di uno “Stato”, ad un “Check-In”, alla scrittura di “Note”, alla condivisione di un link e molto altro.

Scendiamo nel dettaglio. Forse non tutti ci avranno fatto caso, ma ormai da un paio di anni, le domande che Facebook ci pone per invogliarci a scrivere uno stato sono cambiate. Inizialmente era presente il semplice “A cosa stai pensando?”, ma oggi troviamo una batteria di domande che ci coinvolge sempre di più, un esempio? “Cosa hai fatto di recente?”, “Cosa stai facendo?”.

Ma questo è solo l’inizio. Scendiamo ancora più nel dettaglio. Recentemente Facebook ha introdotto la possibilità di poter specificare proprio cosa si sta facendo, introducendo delle simpatiche “emoticon” che possano esprimere come “Mi sento”, che possano indicare cosa “Sto guardando”, cosa “Sto ascoltando”, “Sto bevendo”, “Sto leggendo”, “Sto mangiando” e dove sono “In viaggio per”. Apparentemente è tutto molto originale, ma non vi sfugge qualcosa?

Indaghiamo! Tramite tutte queste domande specifichiamo quali sono i nostri gusti, i nostri interessi per bevande, cibi, libri, Tv Shows etc., in quanto nel momento in cui indichiamo l’oggetto della nostra azione, questo viene automaticamente taggato alla relativa Pagina Fan.

Cosa accade però per tutte quelle espressioni legate al “Mi sento”? L’argomentazione si fa più complessa, e qui spunta nuovamente fuori quell’algoritmo ormai meno misterioso chiamato EdgeRank.

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“Mi sento…felice, alla grande, male, depresso, arrabbiato..” non sono solo degli “Stati” che i nostri amici possono leggere, ma sono anche e soprattutto dei veri e propri dati. Dati che lavorano “per noi” secondo la logica dell’EdgeRank di Facebook. Esprimere le proprie emozioni nella rete, in questo caso particolare su Facebook, comporta automaticamente e inconsciamente che il nostro “mood” giornaliero influenzi il “mood” del nostro News Feed di Facebook. Mi spiego meglio con un esempio: Marilea scrive “Ho avuto una grande idea! – Euforica”, senza però rendersi conto che di li a poco il “mood” del suo News Feed di Facebook sta per strabordare di euforia.

Come è possibile? Facebook ha recentemente condotto uno studio interessante giocando con le emozioni e l’umore dei suoi utenti. Il risultato di un lungo monitoraggio è stato che più cresce un “mood”, più si tende ad assecondarlo durante la navigazione su Facebook. Risultato? L’euforia genera euforia tanto quanto la negatività genera altra negatività tra gli utenti, e grazie all’algoritmo dell’EdgeRank, che capta alcune parole chiave come “felicità, tristezza ecc”, i contenuti che ci saranno mostrati saranno scelti in base al nostro mood.

Cosa c’è di nuovo? Niente per coloro che si sono interessati o hanno studiato la psicologia sociale, ciò che c’è effettivamente di nuovo è il mezzo: le relazioni della vita reale sono pari a quelle della vita virtuale. Realtà e virtualità sono sempre più simili, fino ad eguagliarsi non trovando più una distinzione nella pratiche di uso e consumo.

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Mi sono divertita a guardare cosa mi succedeva intorno nella metropolitana, nell’autobus e sul web. Utenti che si geolocalizzano con una frequenza al limite del tollerabile, utenti che condividono umori senza freno, altri che si rispondono da soli, fino ad arrivare all’interruzione di un matrimonio dopo il celebre “si”, per cambiare la relazione sentimentale da “In una relazione con” a “Sposato con”.

Vi lascio riflettere sulla massiccia pervasività che Facebook (come del resto anche gli altri Social Network Sites) ha all’interno della nostra vita, e vi do appuntamento al prossimo giovedì con delle dritte e qualche trucchetto che vi consentiranno facilmente di soggiogare l’EdgeRank di Facebook.

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