Google lancia la Mobile Academy per Creativi Italiani

google_creativelabGoogle sceglie il tema del mobile per inaugurare la seconda stagione di “Creative Lab”, il programma di formazione composto da workshop e training dedicati alle agenzie creative italiane. Dopo il successo del primo ciclo di appuntamenti volti a esplorare le potenzialità di YouTube, e il sostegno dato a IF! Italians Festival, primo evento italiano dedicato alla creatività, Google apre a creativi, designer e sviluppatori le porte della Mobile Academy.

Agli esperti di Google sarà affidato il compito di formare i creativi italiani presentando casi di successo sulle nuove frontiere del mobile e soluzioni in grado di ispirare progetti innovativi per rispondere alle richieste dei brand.

Il primo incontro della Mobile Academy, organizzata a Milano, lunedì 10 novembre, sarà dedicato al mobile branding e ai formati mobile. Il secondo appuntamento, pensato per creativi, designer e sviluppatori, sarà focalizzato sui wearable devices, con una sessione di brain storming interattivo dedicata alle applicazioni per questi specifici dispostivi. Nel terzo workshop, rivolto a sviluppatori, designer e project manager, verranno illustrate le modalità con cui realizzare soluzioni creative innovative.

“Dopo il successo della YouTube Academy e l’esperienza di IF! Italians Festival, importante momento di confronto per il mondo della creatività – ha dichiarato Paola Marazzini, Agency Lead di Google Italy – torniamo a occuparci di temi digitali. La scelta di focalizzarci sul mobile nasce dalla consapevolezza che questa tecnologia rappresenta uno strumento fondamentale nel panorama della comunicazione e un mezzo di frontiera per sviluppare contenuti creativi originali e declinare nuove strategia di comunicazione”.

“Prosegue la collaborazione tra Google e Art Directors Club Italiano, nel solco tracciato dalle eccellenti esperienze condivise durante il 2014. – ha dichiarato Massimo Guastini, Presidente ADCI – L’obiettivo resta quello di diffondere nei fatti (e non solo nei proclami) una reale cultura digitale tra i creatori di contenuti”.

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