Per la Giornata della Memoria, il Corriere propone un’edizione inedita di “il Diario di Anne Frank” e dei “Racconti dell’alloggio segreto”

annafrankIn occasione della Giornata della Memoria Corriere della Sera pubblica una nuova edizione del Diario di Anne Frank insieme ai Racconti dell’alloggio segreto. Il libro si apre con una prefazione inedita di Ferruccio de Bortoli e una postfazione di Marco Missiroli.

“Ho l’impressione che un domani né a me né a nessun altro potranno interessare le confidenze di una ragazzina tredicenne” scriveva il 20 giugno 1942 Anne Frank nel suo diario non potendo immaginare la grandissima eco che le confidenze e i racconti della ragazza ebrea nascosta in un alloggio segreto per due anni, dal luglio del 1942 all’agosto del 1944, avrebbero avuto in tutto il mondo.

E sulla potenza racchiusa nei pensieri e nella scrittura della giovane scrive nella prefazione Ferruccio de Bortoli: “Nessuno poté immaginare allora che l’arma di difesa più potente dell’umanità assediata dall’odio e dall’ideologia sarebbe stata l’innocuo diario di un’adolescente riparata con la famiglia ad Amsterdam e poi morta a Bergen Belsen” ricordando come l’autrice sia “presente nel nostro immaginario collettivo, nella nostra coscienza individuale. Come una figlia, come una sorella”.

Nel libro, oltre la brutale condizione degli ebrei in quegli anni e le notizie sulla guerra che arrivavano nell’alloggio segreto filtrate dalla radio e dalle parole degli amici che li aiutavano a nascondersi, traspare fortissima nei particolari della quotidianità, la giovinezza e la voglia di vivere di Anna. Il diario è testimonianza preziosa anche perché è il racconto di gesti e pensieri di tutti i giorni, di affetti, rivalità, gelosie di una ragazza come tante altre, intelligente, curiosa, piena di ambizioni, ma anche di insicurezze.

Spiega Marco Missiroli nella postfazione come “una piccola ebrea di quindici anni disarmò il Führer per l’eternità” perché il suo diario “ha un potere che si differenzia da qualsiasi opera di testimonianza sull’Olocausto: fotografa il prima. Non è un libro sull’orrore consumato, nemmeno sulla disperazione del mentre. È lo scritto protetto dalla vigilia. Quando ancora i sogni resistono, e i progetti, e le costruzioni di salvezza vacillano, ma sopravvivono. Il diario di Anne Frank è messo al mondo con l’idea dell’avvenire, ecco lo scacco al nazismo”.

 

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