#mediaCinema – François Ozon presenta a Roma “Una nuova amica”

unanuovaamica_00Il 16 e 17 marzo François Ozon ha presentato a Roma “Una nuova amica”, film drammatico con toni rubati alla commedia, al melo e al romantico, che strizza l’occhio ai generi di Hitchcock e Almodóvar, distribuito in Italia da Officine UBU. Protagonisti del film la promessa del cinema francese e già avviata Anäis Demoustier (presente in sala insieme al regista) e Romain Duris, meglio noto al pubblico italiano per il suo ruolo in “Arsene Lupin”.

unanuovaamica_01David (Duris) rimane vedovo di Laura (Isild Le Besco) e instaura una particolare amicizia con la migliore amica di quest’ultima, Claire (Demoustier), dopo che lei ha scoperto il suo enorme segreto. Il tema trattato è quello del travestitismo, affrontato in maniera anomala dal momento che David/Virginia non si traveste perché costretto/a da convenzioni sociali, ma per il puro e innocente piacere di farlo, così spontaneo e comunicativo da suscitare nello spettatore più di una risata. David non è omosessuale, adora le donne a tal punto che essere come loro diventa il modo più idoneo a penetrarle e amarle. Ma il tema del travestitismo non è tutto, è un escamotage, un modo come un altro per raffigurarci la necessità di sentirci liberi di essere ciò che siamo, senza tener conto di quello che gli altri potrebbero pensare di noi, per licenziosi che siano i nostri comportamenti. Se bisognasse individuare una parola per focalizzare il nucleo del film di Ozon, questa sarebbe libertà, l’accettazione degli altri nonostante le loro differenze.

unanuovaamica_02Non solo Hitchcock per la presenza di una affascinante donna bionda e per la bara di inizio film che “illumina” una storia così promettente. Ma anche Almodóvar per via del grottesco che spesso emerge dall’innocente David/Virginie, dal suo rapporto non proprio lesbo con Claire, con la quale si scambia delle effusioni molto più delicate di quelle “maschilizzate” di “La vita di Adele” giacché, come ha affermato Ozon “le lesbiche non si danno pacche sul culo, c’è molta più dolcezza”. E infine Ozon parla di come questo sia un film politico, se politico sta per attuale: si pensi alla recente vicenda Dolce&Gabbana VS Elton John. Ma adesso tocca all’Italia. La Francia ha saputo accogliere un film così anticonvenzionale, non perché tratta qualcosa di diverso ma perché la motivazione alla base è quasi inverosimilmente inusuale.

Aneddoto: Su richiesta del produttore, Ozon si regala un cameo, la parte del maniaco che importuna David/Virginie al cinema. Non convinto di poterlo fare, dacché come egli ribadisce “non è un attore”, la scena viene girata due volte, una con lui e una con un attore professionista. Al momento del montaggio ci si accorge che Romain Duris rendeva meglio nella performance con Ozon, così il film fu montato definitivamente con quella scena. In seguito, quando il regista telefonò a Duris e gli chiese il motivo, l’attore rispose: “perché tu mi pigiavi davvero la coscia!”

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