Social e Giovani – WhatsApp batte anche Facebook

social_giovaniMEC – in collaborazione con Skuola.net ha condotto a Marzo 2015 una ricerca su un campione di oltre 1.200 studenti tra scuole medie, superiori e università.

WhatsApp si conferma il leader sui giovani (con una penetrazione dell’86%) seguito da Facebook (74%)ed Instagram (57%). WhatsApp, attraverso le funzionalità dei gruppi, rappresenta infatti un’alternativa sempre più popolare all’utilizzo dello stesso Facebook per comunicare e condividere le proprie esperienze tra amici.

Seguono nella classifica, ma sempre a grande distanza Twitter 31%, Ask.fm con il 28%, Tumblr 24% e SnapChat 17%. Se i primi 4 social sono noti ai più ricordiamo che Ask.fm permette agli iscritti di farsi fare domande pubbliche, spesso personali e da anonimi, oppure di farle ad altri. Tumblr è una piattaforma di micro-blogging e reblogging dal taglio molto visivo, infine SnapChat è un instant messaging con la principale peculiarità che i contenuti che vengono condivisi tra utenti, spesso foto o video, si autodistruggono dopo pochi secondi senza lasciare traccia.

WhatsApp è il social che i giovani dichiarano di utilizzare più spesso nell’arco della giornata, l’unico ad essere definito ‘indispensabile’ dal 42% dei rispondenti.

Tra i primi tre social Facebook è il solo a mostrare una quota equamente distribuita tra maschi e femmine, mentre WhatsApp e in particolare Instagram hanno una maggiore concentrazione di ragazze.

Entrando maggiormente in dettaglio, emerge che sono i giovani delle scuole superiori a prediligere WhatsApp (72% di utilizzo vs 67% del dato utilizzo totale) a Facebook, che trova invece il suo pubblico nella fascia più matura, ossia gli universitari (21% di utilizzo vs 15% dato utilizzo totale). Instagram infine conquista i più giovani (12% vs 9% dato utilizzo totale).

La presenza degli amici rappresenta il motivo principale che spinge i ragazzi ad iscriversi ai social (47%), insieme alla possibilità di trovare informazioni utili sugli argomenti di loro interesse (31%) e la generica curiosità (21%).

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