Contro gli stereotipi di Pubblicità e Tv: #curvypride a Milano

curvyprivdeSiamo circondati da modelli di perfezione estetica a cui aspirare, che ci fanno sentire inadeguati e fuori posto. E nessuno si salva, che si parli di donne o di uomini basta aprire un qualsiasi giornale, accendere la tv, imbattersi in un cartellone pubblicitario per inciampare in un prototipo di perfezione umana che ci fa sentire scomodi nei nostri panni. Ma non esiste una sola forma, esistono più forme. Quello che vale per tutti però è mantenere uno stile di vita sano indipendentemente dalla taglia che si indossa. Il passo successivo è valorizzare la propria bellezza.

Da qui nasce Curvy Pride movimento spontaneo che ha visto la luce nel 2013 e si è poi trasformato in Associazione di Promozione Sociale con sede a Bologna dopo il workshop del 6 giugno ha proposto un flash mob per affermare il diritto alla bellezza per tutti senza discriminazioni.

Il Curvy Pride ha ottenuto il Patrocinio del Comune di Milano ed è inserito tra gli eventi di Expo in Città ma internet resta sicuramente il mezzo più efficace per raggiungere soprattutto un target più giovane.

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Sotto gli hashtag #curvypride e #beautyhasnosize non si raccoglie solo l’idea di una cultura del corpo che ci insegni ad essere in armonia con noi stessi ma vere e proprie storie di vita come quella dei blogger Alessandro Carella di Uomini di Peso o di Susie di Beautywithpuls o ancora Barbara Christmas stilista e redattrice di Beautiful Curvy che saranno presenti al workshop al quale prenderanno parte anche Marianna Lo Preiato, ideatrice di Curvy Pride, Nadia Monti, Assessore Protezione civile, Legalità, Giovani e Servizi Demografici del Comune di Bologna e il professore Emilio Franzoni della Fa. Ne. P (Associazione Famiglie Neurologia Pediatrica).

Curvy Pride è presente sul sito www.curvypride.it, sulla pagina facebook Curvy Pride e sull’account twitter @curvypride2015 oppure potete scrivere all’indirizzo mail curvypride@gmail.com.

L’orgoglio morbido esiste, non esiste una sola idea di bellezza poiché la parola stessa è soggetta ai cambiamenti culturali e sociali che attraversano la storia e ci restituiscono un concetto composto da differenti realtà la cui unica possibilità e imparare a convivere rinunciando alla corsa verso una perfezione che non c’è se non nell’imperfetta unicità che compone ogni persona.

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