Quando i social si mettono al servizio delle organizzazioni

soldi_webQualche tempo fa è stata diffusa la notizia che sulla piattaforma di Facebook sarebbe stato disponibile un tasto che avrebbe affiancato lo storico “Mi Piace” e che avrebbe aperto alla possibilità di donare denaro alle associazioni no profit. A dare l’annuncio era stato lo stesso Mark Zuckerberg.

Facebook ha voluto dare così un’opportunità in più alle organizzazioni che gravitano sempre i più sulla sua piattaforma.
Da oggi su WhatsUp arriva Jiffy – significa “attimo” – cioè sarà possibile trasferire denaro in maniera istantanea ad un beneficiario identificato attraverso il numero di telefono associando ad esso un codice IBAN. L’addebito o l’accredito avviene su un conto corrente attraverso bonifico grazie all’home banking, in totale sicurezza.

Questa nuova opzione al momento è disponibile solo da persona-a-persona ma in un prossimo futuro potrà essere utile anche alle organizzazioni per la raccolta fondi da destinare ai loro progetti, nella modalità persona-business: infatti esiste un progetto pilota che vede coinvolte due grandi organizzazioni no-profit che operano nel campo della ricerca e dei beni architettonici. Il progetto si concluderà nel giro di un anno, al termine del quale, Jiffy si potrà utilizzare anche per le donazioni.

Questi sistemi servono per agevolare chi le donazioni le vuole effettuare, ma anche chi le riceve, in maniera da averle subito a disposizione.

L’ideatore e fondatore di Wikipedia, Jimmy Wales, 49 anni ex broker, ho ideato il social The People’s Operator, il cui acronimo è TPO, il cui scopo è quello di essere una via di mezzo tra Twitter, una piattaforma destinata alla raccolta fondi ed un carrier telefonico. La pubblicità non verrà fatta, destinando i fondi che andrebbero impiegati a tale scopo, a fini benefici.

Negli Stati Uniti, un operatore virtuale permette di donare il 10% della bolletta telefonica ad una causa benefica a propria scelta. Magari un giorno questo social potrà estendersi anche all’Europa.

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