In onda su Premium Crime “100 Code” – Recensione

100codeIl luogo più caldo dell’inferno è riservato a coloro che rimangono neutrali in tempi di grande conflitto morale.”

-Martin Luther King Jr.-

Con questa citazione si apre 100 code, il nuovo thriller tv in onda a partire dal 13 ottobre su Premium Crime, serie in 12 episodi, con un cast che vanta nomi di rilievo come Dominic Monaghan e Michael Nyquist, prodotto dal premio Oscar Robert Moresco.

Il pilot contiene diversi spunti interessanti, che ci introducono fin da subito nel vivo di una trama incentrata su un serial killer e che inquadrano già molto i protagonisti e la loro storia: si palesa una sorta di contrapposizione fra due mondi lontani, New York e Stoccolma; si intravede un conflitto, forse anche generazionale, fra i due agenti che lavorano al caso; si annunciano i risvolti psicologici dei problemi familiari del detective svedese, Mikael Eklund, alle prese con l’assenza della moglie e con una figlia naturalmente turbata.

Si intuisce che anche la psicologia dell’assassino deve essere particolarmente complessa, se, come le prime indagini mostrano, si deve scomodare addirittura la mitologia greca, con il fascino misterioso della dicotomia buio/luce, inverno/estate, morte/vita che il mito di Ade e Persefone si porta dietro.

Il thriller, dunque, parte con la giusta dose di suspense; l’ambientazione svedese aiuta certamente, con i suoi paesaggi boscosi e il clima cupo.

La prima scena, come per ogni thriller che si rispetti, è girata sotto la pioggia, contiene dei cadaveri, degli inseguimenti, ha come sottofondo lo scroscio dei tuoni: insomma, questo pilot ha davvero tutte le carte in regola per rendere la serie appetibile agli amanti del genere!

Se, poi, siete spettatori particolarmente attenti e date un vostro peso anche alla sigla, beh anche qui non resterete delusi, grazie alla colonna sonora dal ritmo incalzante e al susseguirsi di scene che colgono attimi e dettagli in maniera coinvolgente.

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