Sulla tv italiana il giornalista Alessio Vinci non si vede da un po’, dai tempi di Matrix sostanzialmente; ora Vinci abbandona la penna giornalistica per diventare il Senior Vice President Corporate Communications per Alitalia, che già dall’anno scorso si è mostrata impegnata in un’azione di rebranding; a seguito dell’accordo con Etihad, in particolare, i vertici dichiaravano che Alitalia sarebbe diventato un marchio “più sexy”.
La nomina di Vinci rientra in questa prospettiva strategica? Chi si occupa di comunicazione corporate deve gestire tutto ciò che è l’identità aziendale; ma deve anche personificarla? Legare l’immagine di un’azienda a una singola persona ha i suoi effetti distorcenti, quindi Vinci dovrà essere molto bravo a non mostrarsi solo il responsabile comunicazione piacente di un brand sexy. Tanto più che alla base vi è già la difficoltà di abbandonare i panni del giornalista per assumere un ruolo complesso , con obiettivi diversi da quelli giornalistici e logiche prettamente aziendali.
Per ora Luca Cordero di Montezemolo sottolinea come le esperienze internazionali maturate da Vinci siano particolarmente importanti per un’azienda come Alitalia.
A lui risponderanno, dunque, le Media relations, la comunicazione interna e le attività di relazioni pubbliche nazionali ed internazionali, nonché le attività di Corporate Social Responsibility e la gestione di eventi corporate; Vinci, inoltre, sarà direttore editoriale del magazine Ulisse.
Bella sfida, insomma, che ci ricorda quando sia complesso il mondo della comunicazione, e come sia costellato di figure professionali articolate e specializzate, ma dai confini molto labili.
