Giampiero Galeazzi – “L’inviato non nasce per caso” – Intervista

galeazzi_inviatoGiampiero Galeazzi, storico giornalista sportivo della Rai, ha presentato venerdì 29 gennaio al Circolo dei Canottieri di Roma, il suo ultimo libro “L’inviato non nasce per caso”. Il volume, edito da Rai Eri, racconta la  carriera professionale di chi con la sua voce ha contribuito a rendere indimenticabile la vittoria degli azzurri in Coppa Davis nel ’76 o nei Mondiali di calcio dell’82.

“Signor Galeazzi, che cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?”

” Si tratta di un ciclo di tre libri che ho voluto concludere con questo racconto autobiografico. Sono ad un punto  in cui mi guardo indietro, e tento scrivendo di fare chiarezza su alcune scelte che hanno modificato la mia vita sia privata che professionale. Ho dedicato questo libro a mia madre, a mia moglie e a mia figlia. Gli uomini dovranno aspettare la mia prossima opera.”

“In questo viaggio nei ricordi, lei si sofferma molto sul canottaggio, uno sport  che lo ha visto nel duplice attore di atleta e di narratore…

Il canottaggio è la mia passione. Ricordo quel giorno del ’54 in cui mio padre mi accompagnò qui al Circolo  per la prima volta. E da quel giorno non ho mai smesso di sentirmi a casa.  I miei vecchi compagni mi ringraziano per aver portato alla ribalta uno sport di nicchia che invece merita di stare al centro dell’attenzione.”
“Che cosa consiglierebbe ai giovani che vogliono intraprendere questa professione?”
Di non scendere a compromessi perché la verità viene sempre a galla. Di non essere arroganti, e di crederci fino in fondo”

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