Luca Zingaretti presenta il Pesaro Doc Fest

pesaro00Cosa hanno in comune il commissario Montalbano e un festival di documentari? Apparentemente niente, eppure un collegamento c’è: Luca Zingaretti, famoso per l’interpretazione del personaggio Montalbano, è da dieci anni il direttore artistico di “Hai visto mai?”, l’associazione organizzatrice del festival del documentario previsto quest’anno a Pesaro dal 24 al 26 giugno. All’incontro di presentazione con i giornalisti Luca Zingaretti ha spiegato che i temi del Pesaro Doc Fest saranno il terrorismo e l’immigrazione e che verranno affrontati con proiezioni, incontri e dibattiti. Tra gli ospiti attesi Paolo Mieli, Diego Bianchi, Corrado Formigli, Franco Angioni, Pio D’Emilia e Maurizio Molinari.

“Vorrei che in questo festival si dessero delle risposte – ha detto Luca Zingaretti -. Solo così si potranno fornire delle chiavi per poter leggere il mondo”. Ha parlato poi anche dell’importanza della diffusione  del documentario, “genere con una grande funzione e un grande futuro: riprendersi quel momento di riflessione e di approfondimento sulle notizie che l’andamento della nostra vita quotidiana ci ha tolto”. Zingaretti non tace sul fatto che a muoverlo è unicamente una grande passione, “passione che si rinnova di anno in anno, grazie agli esiti delle varie edizioni”. Era presente alla conferenza stampa anche il sindaco di Pesaro Matte Ricci che ha dichiarato con orgoglio: “Questo festival rafforza l’immagine di Pesaro come città culturale”.

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Nove sono i documentari in concorso divisi in due sezioni: “Pesaro Doc Fest in concorso” e “Giovani Documentaristi” (di massimo 26 anni). Una particolare attenzione verrà data anche ai ragazzi delle scuole superiori di Pesaro – che si cimenteranno nella realizzazione di video dedicati alla loro città – e alla street art con sei artisti selezionati che si sfideranno a colpi di graffiti. “Hai visto mai che a Pesaro…” e “Pesaro street art & graffiti contest” sono le sezioni di concorso previste per queste due categorie. Tra i giurati spiccano i nomi del vicedirettore de “L’Espresso” Marco Damilano, degli attori Vinicio Marchioni e Valeria Milillo e dei giornalisti Marco Spagnoli e Olivia Tassara.

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I documentari in concorso provengono da diverse parti del mondo, tra cui Italia, Thailandia, Israele, Australia, ma hanno tutti lo scopo di raccontare la realtà, far emergere una parte di mondo prima invisibile o incomprensibile. Perché – come ha detto Luca Zingaretti – il documentario fa proprio questo: “porta a conoscenza storie che non conosceresti altrimenti”.

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