Dal 26 Gennaio al 4 Febbraio il “SEEYOUSOUND International Music Film Festival” a Torino

seeyousoundSEEYOUSOUND International Music Film Festival, primo festival in Italia dedicato al cinema internazionale a tematica musicale, torna con la IV edizione, che si terrà a Torino dal 26 gennaio al 4 febbraio 2018, alCinema Massimo del Museo Nazionale del Cinema.

Sono 62 i film in programma nei 10 giorni di festival, suddivisi in 4 sezioni competitive, 2 rassegne fuori concorso e 1 retrospettiva, accompagnati da panel, incontri ed eventi.

Con 1 anteprima internazionale1 anteprima europea e 27 anteprime italiane il festival punta sempre più ad affermarsi a livello internazionale, alla luce di un percorso che dura da quattro anni e che, con passione e costanza, ha portato alla costruzione di una fitta rete di relazioni sul territorio.

 

«Il festival che vi apprestate a vivere – racconta il direttore, Maurizio Pisani –, complesso e ambizioso, è stato concepito quando la terza edizione non era ancora andata in soffitta. La programmazione è essenziale quando non si hanno budget stellari. Abbiamo rinnovato l’organizzazione, affidando a Carlo Griseri il delicato ruolo di coordinatore cinematografico, dando organicità al progetto. Abbiamo cercato le migliori produzioni di genere, frequentando i festival più importanti, come Cannes, Amsterdam, Barcellona o Nyon. Il risultato è sotto i vostri occhi: basta sfogliare il programma per notare che il livello qualitativo è altissimo. In soli tre anni ci siamo accreditati con i distributori internazionali, riusciamo a portare in Italia film di livello assoluto in prima nazionale e, talvolta, internazionale. Il nostro segreto? Ci divertiamo come pazzi a fare questo festival.

Il 2018, grazie alla mostra #Soundframes, rappresenta per noi una sfida entusiasmante: musica e cinema saranno protagonisti per un anno intero a Torino. Sarà anche l’anno di una grande novità: porteremoSeeyousound in tour, proponendo questo progetto ad altri pubblici, in altri contesti».

.INAUGURAZIONE

Il festival prende il via venerdì 26 gennaio con Ingeborg Holm, film muto di Victor Sjöström, musicato dal vivo da Corrado NucciniIosonouncane ed Enrico Gabrielli, e proiettato in versione restaurata in 2K da dello Svenska Filminstitutet-Cinemateket, alle 21.00 al Cinema Massimo.

Curata dal Museo Nazionale del Cinema, la serata d’apertura di Seeyousound IV si accompagna all’inaugurazione di #SoundFrames, la mostra dedicata proprio a cinema e musica che fino al 7 gennaio 2019 sarà ospitata dalMuseo Nazionale del Cinema.

. SEZIONI COMPETITIVE

Il Concorso Internazionale Long Play, dedicato ai lungometraggi, si sdoppia dando voce a una duplice anima con i contest DOC e FEATURE.

LONG PLAY FEATURE presenta in competizione 6 lunghi di finzione, selezionati dal curatore Fabrizio Dividiprovenienti da tutto il mondo: The Song of Scorpions, storia d’amore complessa in cui spicca il potere redentore del canto, diretta da Anup Singh che sarà ospite di SYS; la commedia indie Band Aid di Zoe Lister-Jones, presentata allo scorso Sundance; il candidato irlandese per la corsa agli Oscar 2018 Song of Granite di Pat Collins, sulla vita turbolenta del cantante folk Joe Heaney; Love Records, sull’omonima etichetta discografica finlandese che ha abbracciato la cultura giovanile degli anni ’60; l’argentino Musica para casarse di José Militano, in cui la musica è la chiave del superamento dell’adolescenza; e il primo musical della storia del festival, Stuck di Michael Berry, con protagonista un incredibile Giancarlo Esposito, noto per il ruolo di Gustavo Fring in Breaking Bad.

I 6 documentari della sezione LONG PLAY DOC – curata da Paolo Campana – ritrovano il potere rivoluzionario della musica: dal cantante iraniano che ‘rappa’ contro la dittatura in When God Sleeps, del regista Till Schauber, ospite di SYS, direttamente dal Tribeca Film Festival 2017; alla rapper che ha conquistato la Scandinavia con i suoi testi contro ogni oppressione che dà il nome al film Silvana, di Mika Gustafson, Olivia Kastebring e Christina Tsiobanelis; The Public Image Is Rotten di Tabbert Fiiller racconta l’innata trasgressività di Johnny Rotten, che all’apice della fama come “Re del punk” abbandona i Sex Pistols; You Are Teddybears, di John Boisen e Björn Fävremark, ripercorre la carriera della band svedese che dietro le maschere da orso spazia tra synth-rock, punk, reggae e jazz; Conny Plank – The Potential of Noise è un originale viaggio – ad opera del figlio Stephen Plank – nella vita di uno fra i più innovativi sound designer e producer che ha collaborato con Kraftwerk, David Bowie, Brian Eno, Eurythmics e molti altri; e per tornare alla ritualità della musica, Híbridos, The Spirits of Brazil di Vincent Moon e Priscilla Telmon, due tra i documentaristi viventi più sperimentali e riconosciuti.

Le opere si aggiudicheranno i premi come Miglior Film di Fiction, intitolato alla memoria di Francesca Evangelisti, e Miglior Documentario, ognuno di 1.000 €. Saranno Kerem AyanPivio e Donata Pesenti Campagnonia scegliere la migliore opera di finzione, mentre la giuria del concorso documentari sarà composta da Tony PalmerIrene Dionisio e Chiara Eleonora Coppola.

12 cortometraggi internazionali, selezionati da Francesco Giugiaro per il concorso 7INCH, punteggeranno il programma di questa IV edizione portando il pubblico in un viaggio tra generi e tematiche, in cui la musica sarà protagonista, musa ispiratrice o discreta compagna. Tra i film in competizione spiccano lo svedese The Burden di Niki Lindroth von Bahr, premiato come Miglior cortometraggio di animazione agli European Animation Awards 2017; e Raised by Krump del promettente giovane regista Maceo Frost, sul Krump, forma di ballo esploso di recente nelle zone più malfamate di South Compton/Los Angeles come via di fuga dalle situazioni sociali complicate.

A giudicare i 12 shorts 7INCH e assegnare il premio Miglior Cortometraggio (500 €) saranno Davide FerrarioManuela Rima e Vittorio Sclaverani.

SOUNDIES, immancabile concorso per il formato ‘musicale’ per eccellenza, proporrà 20 videoclip selezionati tra la migliore produzione del 2017, fra i 350 video ricevuti e ricercati dalla curatrice Federica Ceppa. Videoclip di cantanti come Beck o John Legend, ma anche i Bonobo e Wyclef Jean, firmati da registi quotati come Loïc Andrieu, Joseph Kahn e Ilya Naishuller, che sanno esprimere l’immediatezza e la contagiosità della musica, portata all’ennesima potenza da un impatto visivo sinergetico.

A scegliere il Miglior Videoclip “Nicola Rondolino”, che si aggiudicherà 500€, saranno Jan CholoniewskiSimone Arcagni e Andrea Laszlo De Simone.

Il festival assegnerà inoltre altri quattro riconoscimenti: il premio per la Miglior Colonna Sonora Originale, con Giorgio Li CalziStefano Caprioli e Riccardo Mazza in giuria; il Premio Torinosette per il Miglior Film; il Premio “Direct A Music Short (D.A.M.S.)” e il Premio Distribuzione Lab80. Quest’ultimo, costituito nel 2017, porta già risultati con la distribuzione del vincitore della scorsa edizione, Oleg y las raras artes di Andrés Duque: nelle sale italiane con il nome Oleg e le arti strane, distribuito da Lab80 e SEEYOUSOUND.

. FUORI CONCORSO

Il programma include le rassegne Rising Sound Into the Groove, che attraverso percorsi paralleli e complementari offrono un’immagine a tuttotondo delle potenzialità che solo la musica sa sprigionare.

RISING SOUND – curata da Juanita Apraez Murillo – prosegue la propria ricerca nel cinema musicale e quest’anno propone un focus sul macro-universo della Radio dal titolo Radioactivity. 5 film per portare il pubblico in un immaginario backstage dove si muovono coloro che ogni giorno scoprono talenti emergenti e dettano le regole dei gusti musicali, accompagnano la vita degli ascoltatori e fanno circolare pensieri: il Miglior Documentario Olandese all’IDFA 2016, Radio Kobanî di Reber Dosky, racconta come la radio possa essere un potente mezzo di aggregazione per una comunità, in un momento tragico come la guerra; Sex and Broadcasting di Tim K. Smith, presentato all’International Film Festival Rotterdam, segue la spassosa programmazione di una delle più eccentriche radio americane; Dare to Be Different di Ellen Goldfarb sull’emittente di Long Island WLIR 92.7, che nel 1982 lanciò gruppi come The Ramones, Depeche Mode, The Cure e The Clash; The Inertia Variations di Johanna St Michaels, su Radio Cineola, web radio fondata da Matt Johnson, ex cantante del gruppo punk inglese The The; Talk to Me di Kasi Lemmons racconta la storia di un ex carcerato di colore interpretato da Don Cheadle
 che, divenuto speaker a Washington in pieno conflitto razziale, dà voce agli afroamericani.

INTO THE GROOVE conferma la propria vena mainstream spaziando dalle nuove tendenze musicali ai cult. In tutto 7 film e un omaggio – curati da Carlo Griseri – che daranno vita, suono e immagini a Isabelle Huppert, che inSouvenir di Bavo Defurne interpreta Liliane, una vita monotona spesa fra divano e lavoro, che negli anni ’70, all’Eurovision Song Contest arrivò seconda dietro agli ABBA; al dj e regista Don Letts che sarà ospite di SYS con il suo Two Sevens Clash, doc sull’influenza reciproca tra reggae e punk nella Londra anni ’70 e con un dj set indimenticabile al Magazzino sul Po; a Morrissey nel biopic England is Mine di Mark Gill; a Betty Davis nel documentario Betty di Phil Cox, dedicato a questa autentica icona musicale, stilistica e femminile degli anni ’70. C’è poi Iggy Pop, con la storia del suo diciassettesimo album, realizzato insieme a una band d’eccezione con Josh Homme dei Queens of the Stone Age, una storia raccontata da American Valhalla di Andreas Neumann e dello stesso Josh Homme; si prosegue con un doveroso omaggio a Ryuichi Sakamoto, seguito per cinque anni dalla telecamera di Stephen Schible, che porta sul grande schermo le sue reazioni dopo il disastro nucleare di Fukushima in Ryuichi Sakamoto: Coda; si chiude con Barbara, diretto e interpretato da Mathieu Amalric nel ruolo metacinematografico di un regista che, lavorando al biopic su Barbara, finisce per fondere finzione e realtà; premiato al Festival di Cannes 2017, a 20 anni dalla scomparsa della “dame brune” della canzone francese.

In questa IV edizione, Seeyousound dedica per la prima volta un omaggio a un personaggio simbolo, TONY PALMER, uno dei più grandi registi al mondo di film riguardanti la musica.

Il regista inglese sarà ospite di una retrospettiva con 3 film della sua sconfinata produzioneTestimony, lungo con Ben Kingsley nei panni di Dmitri Shostakovich, il più noto e perseguitato compositore dell’epoca di Stalin;All My Loving, fotografia della scena rock‘n’roll e della politica dei tardi anni ‘60, frutto di una collaborazione con John Lennon; e il rockumentary Bird On A Wire, sul tour di Leonard Cohen del 1972, perduto per quasi 40 anni e finalmente in sala nel 2017.

. UNA CASA PER IL FESTIVAL

Da quest’anno, SEEYOUSOUND avrà una casa prestigiosa e accogliente, che ospiterà diversi appuntamenti del programma OFF: il Circolo dei Lettori. Qui, dove saranno accolti gli ospiti del festival, si terranno incontri con autori e aperitivi musicali.

Ci sarà un panel sulla radio, SETTE TESI SULLA MAGIA DELLA RADIO, durante il quale Massimo Cirri, storica voce di Caterpillar, presenterà il suo libro con l’autore radio Tiziano Bonini. Saranno ospiti anche i registi Phil Cox, che ha diretto Betty – They Say I’m different, su Betty Davis, e Christina Tsiobanelis, che ha co-diretto Silvana, sulla rapper svedese Silvana Imam. Entrambi dialogheranno con Irene Dionisio per GRRRL POWER NELLA MUSICA E NEL CINEMA.

In programma poi AFTERMOVIE, IL RACCONTO DI UN FESTIVAL E DEL SUO PUBBLICO, dall’esperienza di successo di GruVillage, e un incontro speciale al Blah Blah con Stephan Plank, regista del doc in concorso The Potential of Noise, dedicato al padre Conny.

. MUSICA FUORI DAL CINEMA

Quest’anno SEEYOUSOUND celebra i 40 anni di The Man-Machine, settimo album dei Kraftwerk. L’omaggio, curato da Gabriele Diverio: si aprirà il 25 gennaio al Circolo Amantes con la mostra KRAFTWERK – THE MAN MACHINE EXPERIENCE, curata da Paolo Campana e Gianluca Pandullo, poi il 3 febbraio si terrà il Kraftwerk Day al Circolo dei Lettori; durante il festival, infine, saranno distribuiti al pubblico foto e memorabilia della band tedesca.

Sempre sabato 3, dalle 23.30, il regista e dj Don Letts sarà di nuovo protagonista, questa volta dietro la consolle del Magazzino sul Po, per dar vita al PARTY SYS IV.

Ogni sera dalle 23.30 in poi è AFTER FESTIVAL al Circolo Amantes con aperitivi e dj set, tra cui imperdibile quello di venerdì 2 febbraio, che vedrà ai piatti il regista Stephan Plank. L’Amantes ospiterà anche due mostre: oltre a quella dedicata ai Kraftwerk, ci sarà HIP HOP KEMP FESTIVAL, a cura di Gaetano Massa, che sarà inaugurata il 28 gennaio alle 19.00.

Il 4 febbraio alle 18.00 alla Mole Antonelliana, il critico musicale Alberto Campo, nell’inedita veste di MJ (Movie-Jockey), proporrà un collage di spezzoni di film animati da canzoni famose e non, uniti per dare forma a una trama inedita per il progetto TRANSMISSION, curato da Aiace Torino.

. IL FESTIVAL CONTINUA…

Il 3 marzo al Museo Nazionale del Cinema la performance crossmediale CLUB 27 ON THE TRACKS OF 7 STARS, prodotta per SYS da un collettivo composto da Matteo Regattin (illustrazioni), Cristina Iurissevich (video narrativi), Riccardo Mazza (musica elettronica) e Laura Pol (video immersivi), con testi da Rock ‘n Roll Noir. I misteri, le relazioni e gli amori del Club 27 di Elisa Gobbi (Arcana Edizioni).

Proseguirà inoltre la collaborazione con Lovers Film Festival. «Quest’anno – spiega la direttrice, Irene Dionisio – sarà nuovamente all’insegna della collaborazione tra Seeyousound e Lovers Film Festival – Torino LGBTQI Visions. Per uno degli eventi speciali previsti durante la 33a edizione (20-24 aprile 2018) inaugureremo un nuovo format dal nome “Music Riot”, un contest interdisciplinare tra cinema e musica di cui scoprirete a brevissimo tutti i dettagli».

Ma c’è molto altro in vista per SEEYOUSOUND, che non si ferma e nei prossimi mesi andrà “in tour”, con un progetto che lo porterà in altri luoghi, tra un’edizione e l’altra, affinché il festival possa raggiungere nuovi pubblici e confrontarsi con nuove realtà.

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