Discovery scavalca Telecom e diventa il terzo gruppo televisivo italiano

Discovery_sedeDiscovery Communications, dopo aver acquisito 12 emittenti in Europa, ha annunciato l’acquisto di cinque canali che stanno conquistando piazzamenti interessanti nella quota-mente dei telespettatori italiani.

L’arrivo del digitale terrestre nel nostro paese ha portato una nuova abitudine in chi, ancora, non era ancora stato raggiunto da canali tematici: non fermarsi al pulsante 7 del telecomando, componendo così cifre a più numeri per andare a cercare trasmissioni di interesse.

Dopo l’LCN 20, dal 10 al 20 i Logical Channel Number sono occupati dalle tv locali di rilievo, trovano spazio canali tematici e non che raccolgono gusti e preferenze molto diverse.

Con l’acquisizione da parte di Discovery Communication del 100% di Switchover Media il supergruppo americano è diventato il terzo editore televisivo in Italia per share totale dopo Rai e Mediaset.

switchover_screen

La notizia, riportata anche sul sito switchovermedia.it fa sì che i cinque canali totali (quattro free e uno pay) trasmessi si vadano ad aggiungere al già ricco numero di proposte televisive già controllate da Discovery:

tv_Giallo
DTT 38
Poliziesco, legal, noir e il medical
tv_k2
DTT 41 SKY 626
Serie animate, telefilm e show per temi
tv_Frisbee
DTT 44 SKY 627
Per bambini e ragazzi con leggera prevalenza  femminile
tv_Focus
DTT 56
Intrattenimento factual
tv_Realtime
DTT 31 SKY 124
Intrattenimento a target donna
tv_DMax
DTT 52 SKY 808
Il nono canale tra gli spettatori di sesso maschile
tv_Seratissima
DTT 41
SKY 626
Programmazione interamente su sitcom familiare
tv_Discovery_Channel
SKY 401
24h di documentari e speciali
tv_Animal_Planet
SKY 421
Programmi dedicati alla vita degli animali.
tv_Discovery_travel_living
SKY 406
Programmi di lifestyle
tv_Discovery_Science
SKY 405
Scienza, tecnologia e  scoperte
tv_Discovery_World
DTT 341
Documentari, ma anche scienza, tecnologia, cultura e mistero
home-gxt
SKY 146
Carica emozionale, forte impatto visivo ed espressivo

Di questi, al momento, l’unica rete che ha superato il traguardo commerciale (e psicologico) dell’ 1% di share è Real Time, che diffondendo più di tutti i sopraelencati autoproduzione e sentita maggiormente, nonostante il nome anglofono, come canale Made in Italy.

L’opinione diffusa è che i risultati raggiunti siano solo l’inizio di un lungo ma costante esodo dalla tv generalista a quella di settore. Con soddisfazione degli inserzionisti pubblicitari che sono sicuri di colpire così il target di riferimento a costi infinitesimali.

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