Dopo la dichiarazione di Guido Barilla a La Zanzara di Radio24 “Non faremo pubblicità con omosessuali, perché a noi piace la famiglia tradizionale. Se i gay non sono d’accordo, possono sempre mangiare la pasta di un’altra marca“ su twitter è stato lanciato il topic #BoicottaBarilla e il caso è diventato globale, con post e articoli da tutto il mondo.
Non solo. La concorrenza del settore food ha subito cavalcato l’onda mostrando il loro essere gay-friendly o, semplicemente, rispettosi della diversità altrui. Ecco alcuni esempi di Buitoni, Garofalo e Gli Arironi.
In una comunicazione di crisi le strade da percorrere sono due:
1) Uscire subito in comunicazione per lanciare un messaggio rassicurante, vere e proprie scuse oppure un circa-quasi
2) Lasciare perdere la cosa affidandosi, ad esempio, allo strapotere della propria marca rispetto alla concorrenza ed esercitando pressioni sui media per evitare di parlare del fatto.
Il messaggio pubblicato dall’account ufficiale @Barilla “Mi scuso molto per aver urtato la sensibilità di tanti. Ho il più profondo #rispetto per tutte le #persone senza distinzioni. Guido #Barilla” Sembra la via di mezzo delle due strade.