Un sommergibile L1 F3 in via Mercanti a Milano. L’idea è di Europe Assistance Italia, compagnia del Gruppo Generali, che ha lanciato così il claim «Tutto può accadere».
Sul “set” erano presenti vigili del fuoco, ambulanze, persino una micro troupe televisiva. Condivisioni e commenti dell’accaduto non si sono fatti attendere sui social.
L’idea rispecchia poco la tradizionale “guerrilla”, per qunto la guerrilla possa dirsi tradizionale. L’effetto sorpresa di ritrovarsi un sommergibile ed il suo equipaggio nel centro di Milano viene interrotto da delle ragazze che, vestite da sub, distribuiscono volantini che ti spiegano l’iniziativa commerciale.
Neanche troppo carino il fatto che tutti i performer (marinai, vigili del fuoco e lo stesso capitano) andassero in giro come se fosse normale che un sottomarino fosse emerso lì. Per avere la media coverage sui social ti invitavano a recarti allo store e a condividere una foto con l’hashtag e ti omaggiavano con una maglietta. Tutto sommato un’idea carina (non originalissima) ma la voglia di pubblicizzare la trovata e di dare informazioni commerciali hanno prevalso infine sul generare stupore…
L’impressione di meraviglia avuta vedendo la scena da lontano è svanita nel momento in cui ho visto che si era creato un clima di quotidianeità intorno al sommergibile che ha annullato l’effetto “guerrilla”. marinai e pompieri finti sembravano vecchi amici, il capitano andava in giro a fare foto con le signore di passaggio… decisamente più emozionante in foto che dal vivo…
Rocco Iannalfo