Oggi la fermata della metro rossa di Piazza Duomo a Milano si presentava diversa dal solito. Una delle due banchine era verniciata a strisce bianche e nere.
Escludendo un’azione di guerrilla da parte dei tifosi della Juventus (sarebbe stata un’azione rischiosa nel cuore di Milano) a causa delle strisce orizzontali e non verticali come le divise del Club, salta all’occhio che su entrambi i lati sono presenti solo cartelloni pubblicitari Sephora, noto marchio di cosmesi.
Che sia un’azione di guerrilla marketing è difficile (o nel caso lo sia è partita male) perché l’effetto sorpresa è già in parte svanito, almeno per chi usa abitualmente i mezzi a Milano. Ma sicuramente nel weekend al centro arriva molta gente che abitualmente non passa di lì, quindi qualcuno si potrà stupire ancora.
Quindi domattina passate di là ed aspettate, forse qualcosa succederà.
O forse è semplicemente solo l’ultima delle fermate metro brandizzate, come nel caso di Ebay qualche mese fa alla fermata Cairoli-Castello della stessa linea meneghina. Un tipo di comunicazione che va di moda, anche a Roma Vodafone ha recentemente ottenuto la rinomina di Roma Termini col suo brand (scelta discutibile, visti gli standard di “pulizia e decoro” che la stazione in questione offre).
Finora l’unica stazione brandizzata in maniera ineccepibile è stata Moscova a Milano lo scorso anno ad opera di Fastweb, che trasformò la fermata in una fermata della metro di Tokio, con tanto di figuranti in tenuta nipponica.
Ma basta supposizioni, forse domani semplicemente ne sapremo di più…
Rocco Iannalfo
