La Web Tax è già in funzione, almeno per quanto riguarda la tracciabilità della pubblicità online, con i dati identificativi del beneficiario accertabili.
Saranno i soggetti che acquistano pubblicità su internet a doversi preoccupare di usare mezzi di pagamento tracciabili per poter agevolare i controlli del caso da parte dell’Agenzia delle entrate.
La seconda parte della norma, invece, entrerà in vigore ufficialmente da luglio e prevede, come sappiamo, l’acquisto di pubblicità solo e soltanto tramite una partita Iva italiana.
È così che Google, ad esempio, dovrà dotarsi di una partita iva del nostro paese perché qui dovrà versare all’erario quanto dovuto in parallelo ai guadagni e al regime fiscale italiano.