Pheme da oggi scoverà le bufale sul web

phemeFinanziato in parte da Ue, cinque università europee e quattro aziende il software potrà identificare le false notizie che spesso si propagano nei social network.

Il nome Pheme non è stato scelto a caso, deriva dalla dea greca della fama, quella che molti vorrebbero conquistare mettendo in giro false news.

Notizie come la morte improvvisa di star o di disordini nelle città mai avvenuti potrebbero così venire fermate a tempo debito, prima di essere riprese dai mainplayer dell’informazione o di generare ripercussioni di sorta.

Come funzionerà il programma? Per stabilire la veridicità di una notizia prima di tutto il testo viene analizzato dal punto di vista sintattico, lessicale e semantico. Poi viene valutato attraverso delle fonti affidabili, infine viene analizzato il modo con cui la notizia è stata diffusa.

Secondo il Times, una prima versione del programma potrebber essere pronta in un anno e mezzo.

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