Il venticinquesimo store Eataly nasce sulle ceneri del celebre e storico Teatro Smeraldo di Milano, per questo il nuovo emporio è dedicato alla Musica. Oscar Farinetti, patron di Eataly ha inaugurato la sua creatura al fianco di Giuliano Pisapia, Sindaco di Milano e insieme hanno aperto così le porte di Eataly Smeraldo. Una folla incredibile ha animato Piazza XXV Aprile, curiosa ed entusiasta di vedere personalmente quest’opera moderna che mescola la tradizione Musicale ereditata dal Teatro Smeraldo e il trionfo della tradizione della Cucina Italiana.
Una floreale accoglienza che ha colorato di Primavera la lunghissima coda d’ingresso è stata regalata da Syngenta (da tempo ha instaurato una sponsorship con Eataly) che ha offerto ai cittadini un vasetto con una viola, fiore all’occhiello dell’Azienda di fama mondiale e leader dell’agribusiness.
5500 mq di gusto disposti su tre piani, tra quindici ristoranti tematici (fritto, salumi, formaggi, carne, pesce, verdure, panini, piadine, pizze, dolci di ogni genere), aree vendita di prodotti per la maggior parte provenienti da tutta Italia e dalla Lombardia, due aule didattiche dedicate ai corsi formativi di cucina che Eataly organizza e propone, il palco seppur ridotto del Teatro Smeraldo sul quale si esibiranno Artisti famosi ed emergenti e un’area congressi attrezzatissima di ogni tecnologia.
Particolare attenzione è data alla produzione “a mano” dunque artigianale a vista, troviamo infatti vetrine in cui si può assistere dal vivo alla produzione di pasta, pane cucinato nel forno a legna, mozzarella e cioccolato, quest’ultimo a cui è riservata una vera e propria cascata dolcissima. Dentro a questa grande e nostrana macchina del buon gusto culinario, lavorano ben trecentocinquanta dipendenti per la maggior parte giovani.
Entrando all’ Eataly Smeraldo, ogni desiderio culinario può essere esaudito, partendo dalla conoscenza, infatti all’ingresso vi è uno spazio riservato ai libri, a seguire la tecnica e gli strumenti con un’area dedicata agli utensili da cucina e ai piccoli elettrodomestici; inoltrandosi si incontrano le bancarelle con la migliore scelta di frutta e verdura. Per quanto riguarda il vino, il megastore offre una grande enoteca situata al secondo piano, nella quale si possono trovare le migliori etichette, ma anche le più piccole tra cui le produzioni locali. Vi è inoltre una parte dedicata al vino sfuso, in cui dalle botti si può imbottigliare personalmente il vino scelto tra quelli messi a disposizione e garantiti da Eataly.
Al terzo piano domina dietro ad una enorme vetrata su Piazza XXV Aprile, il Ristorante di lusso chiamato Alice, un’area di 200 mq con cucina a vista nella quale si può non solo incontrare, ma ammirare all’opera la quotatissima Chef Viviana Varese e la sua equipe. All’interno si trovano tavoli di legno e un “social table” con dodici sedute: un lungo desco di legno fossile datato quarantottomila anni arrivato per Eataly dalla Nuova Zelanda.
L’inaugurazione di Eataly Milano è stata una grande festa collettiva in cui si sono avvicendati personaggi dello spettacolo, della politica e della cultura presentati sul palco dallo stesso Oscar Farinetti più raggiante che mai. Sono passati a esibirsi e o a dare un saluto molti tra cui: Lella Costa, Vittorio Sgarbi, Aimo Moroni (storica firma della Cucina milanese), Carlo Petrini di Slow Food (che ha tagliato il nastro inaugurale con Farinetti, il Sindaco e la Vice) Gino Paoli, Shel Shapiro, Alberto Fortis, il Governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni, la figlia dell’Architetto Rimini che progettò il Teatro Smeraldo nel 1940, i Tre Tenori resi celebri da Antonella Clerici con il loro progetto chiamato Il Volo, lo stilista Elio Fiorucci, la Vice Sindaco De Cesaris, Milly Moratti, l’attrice di origine turca Serra Ylmaz, Ricky Gianco, Omar Pedrini, Inghe Feltrinelli, Claudio Burlando, Flavio Tosi e moltissimi altri.
Oscar Farnetti ha scelto simbolicamente la data del 18 Marzo perché è il primo giorno del centosessantaseiesimo anniversario delle Cinque Giornate di Milano che aprirono al Risorgimento Italiano, afferma così lo stesso Farinetti a riguardo:
“Questa è l’Italia che risorge e che punta sul futuro, per questo abbiamo aperto il 18 marzo, primo giorno delle Cinque giornate di Milano, perchè Eataly possa essere una piccola metafora fisica di Risorgimento”.