Nei giorni passati Carlos Diuk, membro del Facebook Data Science, ha portato avanti un caso di studio a mio parere divertente e al contempo drammaticamente veritiero.
È stato evidenziato come le coppie e i post condivisi su Facebook siano direttamente proporzionali, e che dunque cambino drasticamente quando si è “Single” o “In una relazione”.
L’obiettivo di questa ricerca è stato quello di capire come le coppie di utenti si avvicinano e si relazionano sul Social Network Site prima e dopo l’ufficializzazione della loro relazione.
Come sappiamo ogni relazione inizia genericamente con un periodo di corteggiamento. Al tempo del mio Nokia 3310 si faceva una telefonata, si usciva, si regalava un fiore o ci veniva offerto un gelato.
Ma oggi, cos’è cambiato? I Social Network Sites sono una variabile impazzita all’interno delle nostre vite quotidiane. Come vi raccontai nei precedenti interventi, la vita online e quella offline tende ad avere un confine sempre più sottile fino (in molti casi) a svanire completamente.
A quanto pare sembra che il corteggiamento sia molto più attivo sui Social Network Sites che nella vita offline, sarà forse per la semplicità di comunicare e di approcciarsi senza vergogna grazie allo schermo ci separa? Vengono scambiati freneticamente migliaia di messaggi a qualsiasi ora del giorno e della notte, che prevedono una lotta all’emoticon più espressiva e al “Visualizzato alle –:–” che non cela risposta. E ancora profili che ricevono continue visualizzazioni, post condivisi l’uno sulla bacheca dell’altro, tags e pubblicazione di contenuti casualmente simili (se non identici) a quelli “Likeati” dalla persona che ci interessa.
Il grafico riportato qui sopra ci mostra il numero dei post condivisi sulle reciproche bacheche di due persone che sono in procinto di diventare una coppia.
I ragazzi del Data Science di Facebook hanno studiato e preso esclusivamente in considerazione un gruppo di utenti ben preciso: coloro che cambiano la propria “relazione sentimentale” da “Single” a “In una relazione” con tanto di relativa data di ricorrenza.
Esattamente 100 giorni prima che queste relazioni venissero ufficializzate, quei curiosoni di Facebook hanno osservato un lento ma decisivo incremento del numero di post sulle bacheche delle future coppie.
Per farla breve: Carlos ha rilevato che al giorno “0” le condivisioni erano inizialmente assenti, per raggiungere poi al giorno 12 un picco massimo di 1.67 post al giorno. Ma dopo, cosa succede? Presumibilmente i componenti della neo Social-Coppia decideranno di passare più tempo insieme che su Facebook, al punto che dopo 85 giorni dall’inizio della relazione, i post che riguardano direttamente l’uno o l’altro sono “solo” 1.53 al giorno.
In termini di “Sentiment”, quanto influisce questo sul nostro “mood”? Diuk e il suo team hanno utilizzato diversi metodi statistici per analizzare automaticamente un “set” di interazioni, seppur consapevoli che analizzare la “Sentiment” di un utente sia veramente difficile in quanto come potete immaginare è strettamente soggettiva. A grandi linee è venuto fuori che per ogni bacheca presa in considerazione, la proporzione tra le parole che esprimevano emozioni positive (amore, bello, felicità) era maggiore rispetto a quelle negative come odio, dolore, male.
L’ultimo grafico mostra chiaramente il risultato di questa ricerca: il “sentiment” registrato su Facebook parla chiaro: le emozioni si stanno virtualizzando sempre più. Chiaramente l’analisi della “sentiment” quando è automatizzata non è sempre così attendibile, in quanto le nostre macchine ancora non sono in grado di cogliere eventuali ironie.
La pervasività di queste reti sociali ha alienato e rischia, aggiornamento dopo aggiornamento, di alienare coloro che ancora non hanno la percezione che la loro vita è quella offline e non quella online.
E voi, cosa preferite? Un mazzo di fiori colorati e profumati o…un “Like” su Facebook?