Prendiamo esempio: Ecco la rivoluzione digitale del Guardian

guardianCon l’arrivo del nuovo Direttore Digitale, Aron Pilhofer, The Guardian ha deciso di riorganizzare la sua redazione per servire al meglio il pubblico web.

Journalism.co.uk ha diffuso nei giorni scorsi la nuova formazione che cambierà il modo di informare.

Subito una novità: Guardian Visuals è il team che da qualche settimana lavora le “materie prime del giornalismo visivo” , quindi il desk grafico, il desk immagini, il team interattivo e il digital design multimediale, possono creare progetti mai pensati finora, combinando l’esperienza di progettisti, sviluppatori, grafici e fotografi.

Il data-journalism del Guardian è strutturato oggi con specialisti che collaborano con il resto della redazione su storie e progetti. Si tratta quindi di un pool di esperti che possono lavorare in profondità su dei servizi costruiti partendo dai dati. Il team sarà a disposizione di quei giornalisti che vogliono arricchire le proprie storie.

La terza sezione del nuovo Guardian sul web è dedicata allo sviluppo dell’audience. Innanzi tutto il nuovo team si occuperà di scegliere quali notizie siano più adatte e fruibili dal web, sia in termini di tendenze che di predisposizione alla lettura. Capendo cosa il pubblico voglia in quel momento (grazie a un gruppo di analisti) sarà più facile scegliere i contenuti più adatti.

Questo il futuro-diventato-presente del giornalismo. A quando qualcosa di simile in Italia?

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