C’è un documento in rete che non sembra avere avuto la giusta attenzione, almeno da parte dei media mainstream; uno studio pubblicato da Ricerche&Studi Spa e portato alla luce da Il Fatto Quotidiano, che rimane pur sempre un giornale print ma non ha timore a spiegare come stanno le cose.
E come stanno le cose? Le cose stanno che i lettori sono in fuga dalle edicole, perchè non si vuole pagare per notizie o commenti a notizie che riguardano il giorno prima. Meglio i freepress allora, meglio internet oppure la tv, i canali all-news, meglio ancora ancora facebook, dove compaiono notizie condivise dai nostri pari. Che poi siano delle dabbenaggini oppure delle notizie reali poco importa il 99% dei lettori.
Lo studio, redatto da Mediobanca, vede i maggiori editori italiani (Rcs, Espresso, Mondadori, Monti Riffeser, Caltagirone, La Stampa, Il Sole 24 Ore) con 1,8 miliardi di euro in meno di introito, anzi, quello che entra non basta neppure per pagare le spese vive, che vanno dai materiali all’asset fino alla forza lavoro.
Altro dato da sottolineare è la diffusione complessiva dei quotidiani calata del 24,8%, da 2,8 milioni di copie al giorno a 2,1, flessione che si sente di più su Corriere della Sera (-28,4%) e Repubblica (-27,4%), le altre testate rimangono invece verso il -25%.
Il dato più triste di tutti quelli snocciolati finora riguarda gli occupati del settore, che sono scesi in 5 anni del 22%, si tratta di 4200 persone.