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europa_nonchiudeSul portale di Europa troviamo una buona notizia per i lettori del quotidiano come per gli operatori del settore. L’editore Dlm Europa, infatti, avrebbe ricevuto una manifestazione di interesse da parte del Pd.

Il Pd si impegnerebbe quindi a rilevare Europa a partire dal primo gennaio 2015 per formare così la Fondazione EYU (che sta per Europa, YouDem, Unità) che coordinerà le attività media del partito

Da europaquotidiano.it leggiamo:

“Il Pd ha fatto una proposta per rilevare la testata, la decisione di spegnere il giornale online viene sospesa. Continuiamo a lavorare e intanto prepariamo il nostro futuro. E c’è anche un piccolo passaggio… storico. Il 31 ottobre abbiamo chiuso la nostra edizione cartacea per le edicole, ma oggi possiamo ragionevolmente sperare che quello sia stato l’ultimo sacrificio necessario. La deadline che i liquidatori dell’azienda avevano fissato al 15 novembre si sposta in avanti, al 31 dicembre, perché sono finalmente intervenuti concreti fatti nuovi.

Visto che la proposta implica l’impegno a far vivere in futuro attività editoriali con il marchio Europa nell’ambito della neonata Fondazione EYU (Europa, Youdem, Unità), i liquidatori ritengono che ci siano le condizioni per non interrompere le pubblicazioni.

L’editoriale col quale presentavo la mia direzione succedendo a Nino Rizzo Nervo era intitolato «Un giornale per il Partito democratico». E c’era scritto: «Senza giri di parole, vogliamo essere il giornale della costruzione del Partito democratico, in Italia e in Europa». Anche se non esisterà mai un “organo ufficiale” del Pd (guai, noi comunque non saremmo capaci di farlo) ci sarà dunque una seconda vita per questa testata, per questa redazione.

La crisi generale e del settore dell’editoria, i sacrifici da condividere col paese, la diffidenza dell’opinione pubblica, le campagne politiche anti-partitiche, infine la ben nota linea renziana sull’argomento: tutto contribuisce ad asciugare i flussi del sostegno pubblico ai giornali.

La notizia di oggi è dunque buona, ma parziale. Europaquotidiano.it non si spegne come temevamo, ma le condizioni della sua esistenza futura sono tutte da conquistare. Possiamo essere ottimisti ma non fideisti: dobbiamo lavorare duro su una possibilità che ci viene offerta. È un’altra promessa da fare chi ci segue – decine di migliaia di persone, soprattutto da quando abbiamo spostato energie e idee sul digitale: con una mano vi daremo il giornale che avete conosciuto, con l’altra ci batteremo per darvi, presto, qualcosa di più e di meglio.
Intanto, davvero, grazie: l’incoraggiamento ricevuto è stato fondamentale per moltiplicare gli sforzi e trovare le soluzioni. Dovremo meritarcelo ancora.

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Di mediaComunicazione

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