In occasione della decima edizione del premio intitolato a Maria Grazia Cutuli (andato a Lynsey Addario, Amalia De Simone, e Andrea Tuttoil) la Presidente della Camera, Laura Boldrini ha così dichiarato “L’informazione cambia moltissimo, e in tanti hanno la sensazione di farla da soli senza passare da un giornalista che sa interpretare la realta’, a mio avviso e’ da guardare con un certo sospetto”.
C’è da dire che la Presidente della Camera col “giornalismo virale” ha sempre avuto un brutto rapporto, perchè è stata più volte oggetto di critiche tramite video, parodie, notizie sulle sue spese per l’utilizzo dei Social e una frase a lei attribuita (non sappiamo quanto veritiera) sulla minaggia della galera per chi aversse in futuro pubblicato altri video-parodia sulla sua figura. Alla premiazione l’intervento è così continuato:
“Il ruolo del giornalismo è quello di fare la “lastra”, il cane da guardia di chi svolge funzioni pubbliche. Ed e’ quindi necessario che siano sempre piu’ qualificati per mostrare la differenza tra informazione ‘fai da te’ e quella professionale. E anche per circoscrivere la tentazione che molti politici hanno di fare a meno del giornalista”.
Nei pensieri della Boldrini non solo le questioni interne al Paese ma anche come vengono rapportate le notizie: “I giornalisti rischiano nelle zone di conflitto, che sono tante e tutte intorno a noi, purtroppo. E questo serve a fare capire quanto sia importante quello che succede attorno a noi e avere la facolta’ di mandare inviati capaci di leggere quelle realta’ e restituirle all’opinione pubblica”.
“L’importante del giornalismo di prima linea – ha aggiunto – e’ sempre determinante affinche’ i cittadini sappiano cosa accade. E questo accade anche a casa nostra, perche’ molte persone che scappano dalla Siria e dall’Iraq fuggono per dei conflitti e cercano approdo nelle nostre coste, in questa isola. Sono persone che non hanno scelta e arrivano qui per avere protezione”.