“E’ un’iniziativa che mi riempie di orgoglio perché la nostra Siae deve essere anche questo: nello statuto si dice che la Siae deve essere generosa nella solidarietà e noi la stiamo esprimendo in vari modi, con iniziative nelle carceri e negli ospedali. Non siamo solo quei tipi per i quali ci vogliono far passare, non siamo esattori di denaro che non ci appartiene, chiediamo denari per distribuirli agli autori e farli rimanere indipendenti”. Così dichiara Gino Paoli, presidente di SIAE durante la conferenza stampa di presentazione del progetto Una canzone per Genova che consiste nella creazione di un minisito (unacanzonepergenova.it) e nella donazione di 600 mila euro per aiutare quegli esercizi commerciali di Genova e Chiavari gravemente danneggiati dal disastro dell’alluvione.
“E’ molto tempo che la Siae sta cercando di recuperare le sue radici –spiega Gaetano Blandini direttore generale di SIAE – non siamo una società che ha scopo di lucro né gestiamo denari dello Stato. La Siae è una società composta di tanti autori e da un piccolo gruppo di editori che investono nella produzione culturale. Il Consiglio di gestione ha deciso di stanziare una somma importante, 600 mila euro che sono soldi privati dei nostri autori ed editori, e di darli ai tanti piccoli commercianti di Genova e Chiavari che hanno subito la tragedia dell’alluvione e che hanno difficoltà a riaprire i loro negozi e a pagare i mutui. E siccome l’ipocrisia non è nel dna di questa Siae, daremo i soldi a quelli che utilizzano in modo legale il nostro repertorio, quindi ai nostri datori di lavoro, dando valore al ruolo degli autori ed editori”.
A speigare nel dettaglio il minisito Una canzone per Genova il vice presidente di SIAE, Sabina Riccardelli: “Volevamo mettere in piedi uno strumento–spiega la Riccardelli- che consentisse di eliminare la memoria corta che affligge tutti gli esseri umani, specialmente gli italiani. Per cercare di mantenere viva l’attenzione su Genova abbiamo pensato di partire dalla musica perché la musica è un patrimonio importante per Genova”.
Ad oggi i brani donati sono 36 canzoni tra cui “Genova per noi” di Paolo Conte,Via del Campo e Creuza de ma di Fabrizio De Andre’,”O frigideiro” di Bruno Lauzi, “La musica che gira intorno” di Ivano Fossati, “Riviera” di Umberto Bindi, “Quattro amici” e “La gatta” di Gino Paoli. Gli utenti potranno scegliere i brani preferiti e condividerli sui social network per far sentire la vicinanza di tutti a Genova.
La Siae, inoltre, darà un contributo anche alla comunità di don Gallo, a una palestra nel quartiere di Marassi per ragazzi di famiglie meno abbienti e a un centro medico che è stato colpito da gravi danneggiamenti.
“Stiamo lavorando controcorrente contro un’immagine della Siae che non ci premia –conclude Paoli -. La Siae è composta da autori ed editori italiani, facciamo gli interessi e ci comportiamo secondo quello che gli autori italiani vogliono. Buttare fango sulla Siae è strumentale a chi vuole eliminarla per far crescere tante piccole Siae asservite un po’ all’uno un po’ all’altro. “Se c’è qualcuno che non è una stretta minoranza e non è d’accordo con questa iniziativa, cambieranno presidente”.