Due uomini armati di kalashnikov e un lanciarazzi, incappucciati e vestiti di nero, hanno fatto irruzione nella sede del giornale satirico Charlie Hebdo, a Parigi, uccidendo almeno 11 persone, tra cui due agenti, secondo i media francesi. Nella capitale è scattato il piano antiterrorismo. Le scuole sono sigillate e nessuno può entrare o uscire, la redazione di Le Figaro si è blindata nel suo edificio, la casa di Michel Houellebecq, popolare e controverso scrittore parigino è sotto “alta sorveglianza”.
Charlie Hebdo, il settimanale satirico francese già in passato oggetto di attacchi pesantissimi torna ad essere vittima di un assalto armato. Sarebbero 12 i morti sul campo per l’attacco con armi da fuoco. I redattori si sarebbero rifugiati sul tetto della palazzina mentre gli attentatori sarebbero tuttora in fuga.
Scrive le Figaro, “la qualità dell’equipaggiamento degli assaltatori, il grado di preparazione dell’attacco e il sangue freddo al momento dell’azione provano che i due uomini erano combattenti molto addestrati”.
Mancano conferme ufficiali della morte del direttore Stephane Charbonnier, che disegna sotto lo pseudonimo di Charb, finora dato per “ferito grave”, ma molti media lo danno già per deceduto. Questa la vignetta che avrebbe fatto scattare l’attentato
“Ancora nessun attentato in Francia”, dice il titolo: “Aspettate, c’è tempo fino alla fine di gennaio per dare i voti”, precisa il terrorista in vignetta.
“I musulmani, come i comunisti, non sopportano la satira”, Giorgio Forattini è lapidario sul drammatico attacco terroristico al settimanale francese di satira Charlie Hebdo, a Parigi. “Appena possibile andrò a trovare i colleghi di colleghi di Hebdo. E’ una cosa terribile”
Due poliziotti uccisi nell’attacco. uno dei due agenti era brigadiere della Police Nationale, l’altro era ufficiale di di scorta alle “Alte personalità”. La vettura degli attentatori è stata ritrovata, scrive un giornalista di le Monde, presso Porte de Pantin – La Villette di Parigi.
Alcuni commenti dell’accaduto:
Morire per aver comunicato. Sta succedendo davvero. #CharlieHebdo
— mediaComunicazione (@mComunicazione) 7 Gennaio 2015
L’attacco #CharlieHebdo conferma l’odio fondamentalista e purtroppo la debolezza con cui noi difendiamo la nostra civiltà — Gianni Riotta (@riotta) 7 Gennaio 2015
Hanno sparato e ucciso i disegnatori oltre che il direttore del #CharlieHebdo, è stata l’eliminazione pianificata della satira — mario calabresi (@mariocalabresi) 7 Gennaio 2015
Attacco a #CharlieHebdo: giorno nero per la libertà di espressione http://t.co/2JdTzTmvXN
— amnesty italia (@amnestyitalia) 7 Gennaio 2015
