In redazione arrivano parecchie richieste di delucidazione rispetto alle modalità e agli usi dei social networks in ambito lavorativo; specialmente LinkedIn suscita reazioni e dubbi molto disparati tra i nostri lettori. Ecco un paio di segnalazioni che sollevano diverse questioni, utili da affrontare:
“Quando mi candido a un annuncio di lavoro tramite LinkedIn, è più conveniente allegare anche una lettera di presentazione, il curriculum o entrambe le cose? Il dubbio più che altro mi viene dal fatto che reputo abbastanza inutile allegare anche il cv in quanto la mia candidatura è comprensiva del mio profilo completo e aggiornato di LinkedIn, ma accetto volentieri consigli in merito”.
La domanda è molto interessante e, come sempre, cercherò di fornirvi una regola generale, tuttavia passibile sempre della vostra personale interpretazione. È vero, il nostro profilo LinkedIn è a tutti gli effetti un curriculum on-line che, se sempre curato, seguito, aggiornato e implementato può avere vita propria e sostituire a tutti gli effetti il curriculum più tradizionale. Se si è bravi a tenerlo vivo e ricco di contenuti, a stilare una presentazione di se stessi accattivante quanto basta e se si coinvolgono colleghi e superiori nella redazione delle menzioni e dei panegirici, certamente può valere molto.
Ma attenzione: allegare alla candidatura anche il curriculum completo (rigorosamente in formato europeo o Europass!) non è assolutamente un passo inutile, anzi, a mio avviso anche nell’era multimediale la formalità deve essere mantenuta e, un curriculum ben scritto offre anche la possibilità di scrivere di sé esperienze in più che possono risultare decisive. Stesso discorso vale per la lettera di presentazione, di cui ho già parlato tempo fa, che costituisce uno spazio esclusivo e irripetibile per raccontarsi in maniera originale. Del resto LinkedIn non nasce con l’intento di sostituire il curriculum, ma per mettere in contatto domanda e offerta di lavoro, creare, appunto, il Link. Ogni candidatura deve essere in ogni caso, il più completa possibile, questo è il mio consiglio.
Proprio riguardo il concetto base di questo social network, ecco invece la segnalazione di un altro lettore.
“Sul serio credete che LinkedIn serva a trovare lavoro? O che i responsabili HR delle aziende consultino i profili dei candidati su internet? È solo un modo per rubarci i dati personali!”
Pur non concordando con questa osservazione, il mio dovere di giornalista è quello di informare e, per certi aspetti, questa segnalazione solleva un aspetto purtroppo chiave per quanto riguarda le inserzioni di lavoro, cioè che siano spesso delle trappole per rubare dati personali a chi si candida, nella speranza di trovare un impiego. Infatti al giorno d’oggi due sono le grandi monete che ci rimangono e che non sono soggette all’inflazione: il nostro tempo e i nostri dati. Inoltrare un cv per mail o attraverso i social vuol dire inviare tante, preziosissime informazioni su di noi, sui nostri gusti, le nostre abitudini, le nostre inclinazioni, i siti che frequentiamo e così via.
Per cui è vero che questo processo è stato favorito anche dall’uso massiccio dei social networks che inevitabilmente ci catalogano, ci misurano, ci pongono dentro a dei clusters. Ma, rievocando lo scopo base di LinkedIn, ovvero creare un collegamento tra chi cerca e chi offre, posso garantire che questo in linea di massima viene rispettato dalle aziende. E lo dico su basi di esperienza maturata su diversi livelli: ad esempio spesso mi sono trovata a intervistare responsabili HR e sono stata testimone di come cercassero i candidati su LinkedIn.
Certo questo non avviene dappertutto, sono le aziende più all’avanguardia che lo fanno, ma è una buona pratica che si allargherà presto. Inoltre io stessa ho trovato alcune importanti collaborazioni proprio attraverso LinkedIn, ma ovviamente deve essere usato nel giusto modo, si deve essere attivi, condividere solo quelle informazioni essenziali e stategiche, interfacciarsi nel modo corretto e allora, con pazienza e fiducia, si potrà raggiungere qualche risultato. Prendere LinkedIn non come la via per trovare il lavoro sicuro, ma come una possibilità in più per allargare il nostro ventaglio è di certo il consiglio migliore che mi sento di dare.