Se avete mai visto il “Concertone” tra la folla di Piazza San Giovanni o dal televisore di casa, resettate tutto perché viverlo dietro le quinte è un’altra storia.
La manifestazione, organizzata dalle sigle sindacali e ritrasmessa su tutti i media (radio, tv, web, social) è una festa che, sapendosi aggiornare ai tempi, ancora oggi piace e parte molto prima della sua messa in scena finale.
Ogni anno i media vivono il concerto – con anticipazioni e pubblicazioni della scaletta – un paio di giorni prima quando, mentre i cantanti provano, i giornalisti possono ritirare il pass di accesso, prendere contatti con i colleghi, gli uffici stampa e “piazzare” così le interviste.
Il primo maggio, invece, è tutto molto più concitato: l’area stampa si riempie di conduttori microfonati, operatori con telecamere a spalla, fotografi e giovani aspiranti reporter. Si va a caccia di interviste, quando gli artisti si aggirano nel backstage o, se si è fortunati, non appena fanno il loro ingresso nell’area riservata.
Le auto nere dai vetri oscurati varcano le transenne e, quando lo sportello si apre, viene fuori qualche rapper tatuato, qualche eccentrico cappello o un rocker nascosto dietro un paio di occhiali scuri.
Dopo l’esibizione l’artista scende dal palco – anzi da uno dei due palchi rotanti – e sul retro trova ad accoglierlo un fan o un intervistatore. Ormai stanco, è probabile che il cantante voglia sfuggire a tutto ciò. È dal primo pomeriggio che rilascia dichiarazioni, accerchiato da capannelli di giornalisti, e un’altra chiacchierata ancora lo attende in diretta dal backstage con Paola Maugeri. È perciò probabile che per glissare quegli assalti il cantante si aggrappi a qualcuno con cui farà finta di parlare o che si attacchi al telefono.
Nel frattempo gira voce che hanno vietato a Lo Stato sociale di esibirsi sul palco con due coppie omosessuali, così qualche giornalista si scolla immediatamente dalla sua postazione e si accerta che la notizia sia vera… Sai che bello scoop?! “Al Concerto del Primo Maggio viene censurato Lo Stato Sociale.”
In realtà Lo Stato sociale avrebbe voluto cantare “Mi sono rotto il cazzo”, ma in fascia protetta le parolacce non si possono dire. Anche questo è il Concerto del Primo Maggio.
