Una nuova “arma” per le vittime del bullismo online, in particolare sul famoso social network, Facebook.
Una parrucchiera si è rivolta ad un avvocato dopo che sul social erano arrivati degli insulti verso una sua cliente, l’estrema decisione è stata presa perché le richieste di cancellare tali commenti erano rimaste inascoltate.
L’avvocato Stefano Manfreda, ha richiesto in via d’urgenza dal giudice civile Chiara Zompì la rimozione immediata dei post offensivi, nel caso ciò non avvenga, scatterà una multa di 100 euro al giorno per ogni giorno di ritardo.
Questa ordinanza innovativa, di cui arriva notizia dall’Appennino emiliano, potrebbe portare a dover sborsare somme considerevoli, soprattutto se verrà presa ad esempio da altri tribunali italiani: un insulto che rimane su Facebook per un mese può portare ad una somma complessiva di 3.000 euro.
Anche il social network sopracitato, ha in sé un sistema per “proteggere” gli utenti dalle offese: la segnalazione delle pagine, dei profili o dei contenuti. Il problema è che ci possono volere giorni prima della cancellazione e la persona offesa continua ad essere esposta agli insulti, senza contare che la segnalazione non implica per forza la rimozione delle offese: è infatti Facebook a decidere cosa cancellare e cosa no.