Il Corriere della Sera pubblica In amore e in guerra. La mia vita di fotografa di frontiera, l’intenso libro nel quale Lynsey Addario racconta le sue esperienze di vita e di lavoro, e dal quale il regista Steven Spielberg sta traendo un film.
Illustrato dalle splendide foto dell’autrice, questo intenso memoir ci trasporta attraverso i più caldi fronti internazionali degli ultimi dieci anni, mostrandoci la politica estera per quello che realmente è: la vita e la morte di persone come noi. Lo fa attraverso gli occhi di una donna capace come poche altre di leggere le emozioni e immortalarle in un’immagine.
L’esistenza di Lynsey Addario cambia dopo l’11 settembre del 2001, quando decide di seguire sul campo l’invasione americana dell’Afghanistan. Da allora, viaggia su tutti i principali fronti, seguendo anche le guerre in Iraq, Libano, Darfur, Congo e Libia e collaborando con The New York Times, National Geographic, Time e molte altre testate. Per i suoi servizi ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali tra cui, assieme ad altri colleghi, il premio Pulitzer.
Rapita in Libia, testimone della tragedia umanitaria in Darfur, sequestrata in Iraq, alla domanda se valga davvero la pena mettere in pericolo la propria vita per una fotografia risponde: “È il modo in cui ci guadagniamo da vivere, ma più che altro è una responsabilità, una vocazione che ci rende felici, perché ci dà la sensazione di avere uno scopo preciso nella vita. Siamo testimoni della storia e possiamo influire sulla politica”.
In amore e in guerra è anche il racconto di una donna alle prese con un difficile equilibrio privato e con la recente esperienza della maternità: “Sono stata sequestrata due volte. Ho avuto un grave incidente stradale. Due dei miei autisti sono morti mentre lavoravano per me. Non ho potuto assistere alla nascita dei figli di mia sorella, al matrimonio di amici, al funerale di persone care. Ho lasciato innumerevoli fidanzati e altrettanti mi hanno mollata. Ho lottato per trovare un equilibrio, per quanto imperfetto, fra il mio ruolo di madre e quello di fotoreporter. La fotografia ha delineato il modo in cui guardo il mondo; mi ha insegnato a godere della vita a cui torno, quando poso la macchina fotografica.”
Il libro, 304 pagine, cartonato con sovraccoperta, sarà in edicola in esclusiva con il Corriere della Sera, dal primo ottobre, al prezzo di 12,90 euro. Sarà disponibile anche in libreria, con Rizzoli, a 15 euro, sempre dal primo ottobre.