Il Labirinto del Silenzio: un italiano agli Oscar

labirintosilenzio_00Giulio Ricciarelli è il pezzo d’Italia che correrà agli Oscar 2016 anche se il film del regista rappresenterà la Germania; stiamo parlando de “Il labirinto del silenzio”, in uscita in Italia il 14 gennaio (distribuito da Good Films) e film ancora in lizza per gli Academy Awards (aka Oscar) come Miglior Film Straniero.

Siamo a fine anni ’50 e i crimini di Auschwitz commessi durante la Seconda Guerra Mondiale sembrano ormai rimossi dalla memoria e ignorati dalle istituzioni tedesche. Un giovane pubblico ministero e un giornalista si imbattono in alcuni documenti che consentiranno di avviare un processo contro i crimini commessi dalle SS all’interno dei campi di concentramento.

La storia è basata su fatti reali e narra delle imprese del pm per rompere il silenzio dilagante nella propria nazione e assicurare i responsabili alla giustizia.

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“Il labirinto del silenzio” propone uno sguardo molto particolare sullo stile di vita degli anni del “miracolo economico”, delle sottogonne e del rock’n’roll, in cui le persone volevano solo scordare il passato e guardare al futuro. L’emozionante lungometraggio racconta un capitolo poco noto in quegli anni, che ha cambiato la storia della Germania. È una storia di coraggio, responsabilità e lotta per la giustizia.

Giulio Ricciarelli, milanese di nascita e tedesco d’adozione, dirige in questa pellicola Alexander Fehling nel ruolo del giovane pubblico ministero Johann Radmann. Insieme a lui un cast di giovani attori tra cui André Szymanski nel ruolo del giornalista Thomas Gnielka, Friederike Becht, Johann von Bülow, Johannes Krisch e la leggenda del teatro Gert Voss nella parte del pubblico ministero generale Fritz Bauer, la forza trainante dietro i processi di Auschwitz.

Il film uscirà nelle sale italiane il 14 gennaio.

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