Guerrilla Marketing per le primarie di Milano

guerrillamarketing_PDIl termine Guerrilla Marketing è stato coniato dal pubblicitario statunitense Jay Conrad Levinson, nel 1984 per indicare quella forma di pubblicità a basso costo e non convenzionale.

Levinson ha pubblicato un libro che si intitola, appunto Guerrilla Marketing. Questo tipo di pubblicità che si ottiene attraverso la creatività utilizzando mezzi e strumenti in grado di far leva sull’immaginario delle persone: non si tratta di un modo “per far parlare di sé” e basta in quanto dietro a questo tipo di marketing c’è una strategia ben pianificata.

Questo tipo di approccio si può applicare ai più differenti contesti, basti pensare che anni fa venne messa in rete la storia di quattro ragazzi che si erano avventurati in una foresta del Maryland per effettuare delle riprese e di loro si erano perse le tracce. Questa storia venne ripresa anche dai mass media. In realtà questa vicenda si è poi rivelata una leggenda, in quanto serviva per anticipare l’uscita del film horror The Blair Witch Project, che si diceva basato sulle riprese dei quattro ragazzi, ritrovi anni dopo la loro scomparsa.

Utimamente la Guerrilla Marketing è stata impiegata nell’ambito politico: il 6 e il 7 febbraio si terranno le primarie nella città di Milano, per l’occasione è stata lanciata una campagna il cui slogan è “vote with your feet” cioè “vota con i piedi”, in circa ottanta vie della città sono comparse degli stancil bianchi che riportano i nomi dei quattro candidati: agli utenti viene richiesto di fotografare i propri piedi – o meglio, le proprie scarpe – all’interno dello stancil col nome del candidato che voteranno e di condividerlo sui social con l’hashtag #votami, portando questa iniziativa dalla strada al mondo del web.

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