Un brillante intellettuale progressista e un triviale comico romanaccio nella nuova serie di Sky Atlantic HD “Dov’è Mario?”. Sono i personaggi, credibili fin quasi a sembrare reali, con cui Corrado Guzzanti torna sul piccolo schermo dopo tre anni di assenza. Dal 25 maggio prossimo lo vedremo infatti nei panni di Mario Bambea, pomposo scrittore e opinionista, e in quelli del suo alter ego Bizio, un intrattenitore caciarone e politicamente scorretto. La serie in quattro episodi, prodotta per Sky da Wildside, si presenta come un esperimento televisivo che mescola sit com e fiction, satira e tensione. Mattia Torre e lo stesso Guzzanti sono gli autori di questo thriller comico, in preparazione almeno dal 2013, secondo quanto ha dichiarato il comico in conferenza stampa.
Il racconto parte da un tragico incidente di cui rimane vittima l’illustre e stimato intellettuale Mario Bambea. Un colpo di sonno, un tentativo di suicidio? Non è lecito saperlo. Fatto sta che, dopo il risveglio dal coma, Mario è un uomo diverso. Si comporta in modo strano, si sente stretto nel suo mondo, di notte diventa un altro: è Bizio, attore improvvisato che infiamma con le sue battute qualunquiste il pubblico del teatro Odeon. A richiamarlo all’ordine è la sua infermiera privata, Dragomira, una robusta donna di origini rumene con la passione per la poesia. Per una serie di circostanze folli, Bambea e Dragomira si trovano coinvolti in una sorta di carriera sui palchi dello spettacolo ultra popolare, dove non c’è limite alla volgarità e dove tutto è concesso. I due uomini continuano a coesistere insieme, uno di giorno, l’altro di notte, come Dottor Jekyll e Mr Hyde dei nostri tempi. La critica alla società italiana è evidente, ma meno evidente è la parte che ne esce vincitrice. Meglio radical chic o coatti? Abbiamo quattro puntate per scoprirlo.
Alla conferenza stampa di presentazione Guzzanti ha paragonato “Dov’è Mario?” alla serie “Boris”, perché dello stesso genere comedy. “Vedere il lavoro concluso mi ha quasi commosso”, ha detto ai giornalisti e ha spiegato che stavolta il bersaglio della sua satira sono gli intellettuali. Proprio loro, loro che per trent’anni sono stati risparmiati dai comici, si sono ridotti in questo momento storico a essere una “parodia di se stessi, stanno zitti, non sanno cosa dire, forse sono stanchi e vorrebbero partecipare alla giuria di X Factor”. Il regista Edoardo Gabbriellini ha raccontato di quanto sia stato “divertente, intenso e complesso lavorare con Corrado Guzzanti e stare dietro alla sua musica”.
Sì, perché di energia ne ha vendere e anche di buone idee, come questa. Adesso bisognerà attendere la risposta del pubblico, che potrà vedere la prima puntata della serie il 25 maggio su Sky Atlantic HD e eccezionalmente anche su TV8. A divertire saranno anche le illustri collaborazioni di noti volti della tv come Virginia Raffaele, Enrico Mentana, Michele Santoro, Giovanni Floris, Maria Latella, Walter Veltroni e Lilli Gruber. Risate assicurate.