Il protagonista di The Grinder, in onda su FOX il venerdì dal 24 giugno in prima visione assoluta, è Dean (Rob Lowe), un attore di successo, belloccio e sul viale del tramonto. Dopo alcuni anni vissuti nei panni di un avvocato in una serie tv, l’infallibile Mitch Grinder, decide di lasciare Los Angeles e tornare nella sua città dell’Idaho per intraprendere la carriera forense. Del resto, la sua famiglia manda avanti da generazioni uno studio legale e suo fratello, Stewart, è un vero avvocato.
Dean si improvvisa quindi avvocato, continuando a interpretare il suo personaggio, è suo agio in tribunale come se fosse sul set mentre il timido e impacciato Stewart, che l’avvocato lo fa per davvero, si appunta le arringhe sui post-it per non dimenticarle… Quando Dean deve citare un precedente parla del numero dell’episodio e della stagione di riferimento, esprimendosi con frasi a effetto mentre cerca con lo sguardo la telecamera.
Il protagonista è un personaggio completamente fuori dal mondo, che conosce solo le dinamiche hollywoodiane e passa la vita a dispensare consigli sulla base di pezzi di sceneggiatura rubati al suo vecchio show. Tutto questo non può non incontrare le resistenze del fratello, a cui un po’ dispiace di aver studiato all’università solo per trovarsi a fare da spalla a una celebrità un po’ suonata che i clienti – e perfino i colleghi – considerano un fuoriclasse a cui dare immotivato credito.
The Grinder è una sitcom che fa il verso agli avvocati in tv ed è anche un ardito esempio di metaserie: una serie tv dove si parla di… una serie tv.
Rob Lowe ha iniziato da giovanissimo la sua carriera al cinema con Francis Ford Coppola (I ragazzi della 56a strada) e Joel Schumacher (St. Elmo’s fire e A proposito della notte scorsa con Demi Moore) prima del successo tv con West Wing (nomination agli Emmy) e Brothers & Sisters.
Con The Grinder ha ottenuto la sua sesta nomination ai Golden Globe (miglior attore in una serie comedy).