Domenica 23 ottobre, debutta su Italia 1 “Gogglebox”, il programma che “guarda chi guarda la tv”.
Le telecamere entrano infatti per la prima volta in 12 case italiane: famiglie, amici, colleghi riuniti sul divano per guardare la TV. I loro commenti sui programmi più divertenti e discussi della settimana tv appena conclusa vengono registrati integralmente e successivamente montati. Si tratta del primo esempio di fixed-show italiano: ore e ore di riprese da camere remotate racconteranno tutto ciò che accade, in modo più vero del vero.
“Gogglebox”, termine con cui in inglese viene chiamato colloquialmente l’apparecchio televisivo, è un format britannico che in pochi anni ha conquistato oltre 30 nazioni nel mondo. La versione italiana è prodotta da Stand By Me in esclusiva per Mediaset.
I salotti dei protagonisti non sono trasformati in set televisivi con cameramen, microfonisti o autori: solo due camere fisse ai lati del televisore e nessuna presenza umana.
I nuclei familiari scelti per la versione italiana sono molto diversi per ceto sociale, professione, cultura, età e origine. Tra loro, quattro esuberanti fratelli napoletani, una famiglia d’imprenditori milanesi, la principessa con l’amica dirigente di una casa editrice… E oltre a commenti, preferenze, idiosincrasie televisive, pensieri reconditi e opinioni a volte scomode, i protagonisti di “Gogglebox” sveleranno quasi senza accorgersene aspetti curiosi e divertenti della loro vita quotidiana, modi di dire, tic, manie, magari prendendo proprio spunto da un programma.