Frédéric Mermoud torna al cinema e firma il lungometraggio Per mio figlio con Emmanuelle Devos e Nathalie Baye.
Il film è la storia di Diane Kramer una donna colpita dalla perdita del giovane figlio ucciso da un’automobile che lo ha investito al termine della lezione in conservatorio.
L’auto non si è fermata, Diane ha perso suo figlio e da quel giorno ha giurato a se stessa che avrebbe avuto la sua vendetta.
Per trovare il responsabile della morte del figlio Diane si affida ad un investigatore privato che riesce a rintracciare tre macchine color caffè che corrispondono alla descrizione dei testimoni presenti il giorno dell’incidente.
Diane prepara la valigia e decide di trasferirsi nella città dov’è stata segnalata l’auto incriminata.
Dopo giorni di ricerca riesce a scoprire l’identità del conducente, Marléne, una donna bionda ed elegante dall’aurea misteriosa e titolare di una profumeria nel centro del paese.
Sicura di aver trovato la persona che cercava Diane decide di non esporsi subito ma d’imparare a conoscere il suo nemico e per questo inizia ad insinuarsi nella vita di Marléne arrivando a creare con la donna un particolare legame d’amicizia.
Ma la voglia di vendetta che muove Diane si scontra ben presto con una realtà inaspettata che complicherà la vita di entrambe le donne e costringerà il senso di giustizia della giovane mamma a fare i conti con l’inaspettato.
Per mio figlio è tratto dal romanzo Moka di Tatiana De Rosnay, già autrice del libro La chiave di Sara e Boomerang entrambi adattati per il cinema, ed è disponibile nei cinema italiani a partire dal 17 novembre.