Il nostro paese è famoso per l’arte e molte opere artistiche ritraggono nudi; rientra in questa categoria anche uno dei simboli di Bologna, il Nettuno una statua che è posta da 500 anni sull’omonima fontana che da anche il nome alla piazza in cui si trova: l’opera d’arte in questione ritrae per l’appunto il Dio romano Nettuno “senza veli”, realizzata dall’artista Giambologna.
A quanto pare a Facebook non deve essere piaciuta la nudità della celebre statua dato che quando la scrittrice bolognese Elisa Barbari ha utilizzato una foto de “il gigante”- il nome con cui viene affettuosamente chiamato tale monumento dagli abitanti della città- per pubblicizzate sul social la pagina in cui scrive aneddoti e curiosità sulla città, si è vista censurare la foto a causa della nudità che essa raffigurava.
La motivazione della censura è stata “contenuto sessualmente esplicito”. La Barbari ha comunque voluto utilizzare per l’inserzione pubblicitaria una foto del Nettuno, questa volta ritratto di spalle, per cui non sono visibili i genitali.
Purtroppo Facebook non è nuovo a simili censure che suscitano sorpresa o scalpore, infatti qualche settimana fa è stata censurata la foto di una modella paraplegica che sfila e di cui si intravedeva un capezzolo, in quel caso è stato poi ammesso lo sbaglio e la foto è stata ripristinata.