Secondo un rapporto pubblicato recentemente, il 2016 è stato l’anno peggiore di sempre in termini di evoluzione di minacce cyber. Nessuna serie TV è quindi più mainstream di Mr. Robot, il drama cyber-thriller diretto da Sam Esmail con Rami Malek e Christian Slater, che torna con il secondo capitolo – sempre più all’insegna del dark – su Premium STORIES, da stasera ogni giovedì, in prima serata.
Nel corso di un’intervista, Esmail ha parlato del riscontro ricevuto dalla comunità hacker sulla serie. «Stimo e rispetto gli hacker – ha spiegato lo showrunner – e sono cresciuto con molti di loro. Ma sono persone riservate e, specialmente se stai facendo fiction, non amano stare sotto i riflettori. Infatti non mi sono confrontato con loro quanto avrei voluto. Ad esempio, so che Edward Snowden in un’intervista ha detto di essere un fan della serie. Adorerei parlare con Snowden – che soggetto affascinante! -, ma per mia sfortuna non ha intenzione di farlo. Ha i suoi buoni motivi. Speravo in qualcosa di più, ma non accadrà».
I 12 episodi (sempre scritti in leet – inglese codificato contraddistinto dall’uso di caratteri non alfabetici al posto delle lettere e termine derivato da élite, perché chi usa questa forma si distingue da chi non ne è capace – e ciascuno terminante con un’estensione di file di sicurezza) della seconda stagione riprendono con un breve flashback che mostra Elliot un mese dopo gli eventi della prima. Il giovane, dopo aver messo in ginocchio il sistema bancario mondiale, ha cambiato vita: nel tentativo di indebolire l’influenza di Mr. Robot (che gli appare continuamente per tormentarlo), mantiene una routine ripetitiva. La fsociety, intanto, continua ad agire sotto la guida di Darlene, che – hackerata la casa dell’avvocato della E-Corp Susan Jacobs – la utilizza come un punto d’appoggio in caso di necessità…