Online – Connessioni pericolose, la nuova produzione originale A+E Networks Italy, realizzata in collaborazione con la Polizia di Stato e condotta dalla giornalista Elena Stramentinoli (Presa Diretta), racconta alcuni dei più importanti casi di cybercrime che hanno sconvolto l’Italia negli ultimi anni. Si parte martedì 20 giugno 2017 alle 22.00 su Crime+Investigation (in esclusiva su Sky al canale 118). Un viaggio in otto episodi, due a serata di mezz’ora ciascuno, alla scoperta delle diverse tipologie di crimini in rete. Prodotta da Ascent Film per A+E Networks Italy, la serie è diretta da Christian Letruria, mentre gli autori sono Matteo Billi, Fausto Massa e Paolo Palmarocchi.
Ogni anno almeno 400 milioni di persone nel mondo sono vittime di crimini informatici, i cosiddetti “delitti del nuovo millennio”: dallo stalking alla pedopornografia, dal cyberbullismo alla sextortion fino alle truffe online.
Dando la parola alle vittime, ai persecutori e alla Polizia di Stato, Online – Connessioni pericolose punterà i riflettori su quei reati che, sfruttando le nuove tecnologie informatiche legate ad internet, rischiano di trasformarsi in pericolose e quotidiane minacce. Una nuova emergenza sociale che colpisce le nostre abitudini, che riguarda da vicino i più giovani e che costringe le forze dell’ordine e la magistratura ad aggiornarsi continuamente per stare al passo con le nuove armi a disposizione di hacker e criminali di ogni tipo.
Il primo episodio sarà incentrato sulla tragedia di Carolina Picchio, studentessa quattordicenne piemontese. Attraverso la testimonianza del padre, Paolo, sono stati ricostruiti gli eventi che portarono Carolina a suicidarsi, nel gennaio del 2013, in seguito alla diffusione in rete di un video a sfondo sessuale.
La vicenda di Carolina ha lasciato un segno indelebile e ha determinato un cambio di passo definitivo sul tema, infatti, lo scorso 18 maggio 2017 è stata approvata la legge sul cyberbullismo.
Inoltre, il programma racconterà altre storie tra cui:
– l’inquietante storia di un imprenditore pedofilo delle Marche, che si mascherava dietro il falso profilo Facebook di una ventenne per richiedere, ricorrendo anche alle minacce, foto osé di ragazzine tra i 13 e i 14 anni. Lo stesso imprenditore si confessa alle telecamere del canale 118 di Sky.
– la storia di Andrea Spezzacatena, il ragazzo di 15 anni “bullizzato” a scuola per la sua presunta omosessualità, che il 20 novembre 2012 si è suicidato, impiccandosi.
-le vicende di Natalia, quindicenne che dopo aver accettato l’amicizia di uno sconosciuto su Facebook, è finita ostaggio della sextortion, che l’ha costretta ad inviare all’uomo foto e video in situazioni estremamente intime.
– la storia di Laura, vittima del revenge porn: il suo ex fidanzato, dopo la fine del loro rapporto sentimentale ha iniziato a pubblicare foto, video e numero di cellulare della ragazza su siti pornografici e di incontri. Il ragazzo esperto di informatica aveva inserito nel computer di Laura il keylogger, un software che permetteva di registrare tutti i tasti digitati dall’utente, quindi password username e altri dati.
– la vicenda di un trentenne pedofilo adescatore di minorenni, che è riuscito ad attirare nella sua rete decine di adolescenti liguri, tra gli 11 e i 14 anni, costringendoli con minacce psicologiche e fisiche ad inviare foto, video e ad avere rapporti sessuali.
– la storia di Irene, ventottenne ligure che dopo aver aperto il negozio di profumi da sempre sognato, trovandosi in difficoltà economiche, decide di inviare un video hard ad una persona conosciuta su Facebook che prometteva di aiutarla economicamente, purtroppo con l’inganno.