Fabrizio De Andrè è considerato uno dei più grandi poeti della musica italiana e per due giorni, 23 e 24 gennaio, la sua storia rivive sullo schermo cinematografico nel biopic Fabrizio De Andrè – Principe Libero, con Luca Marinelli nei panni del cantautore italiano.
Ribelle e anticonformista, mosso da una costante irrequietezza e affamato di curiosità nei confronti della vita e gli uomini, Fabrizio De Andrè, conosciuto con l’appellativo di Faber, è dotato di grande sensibilità che esprime attraverso le parole e la chitarra trasformando una vocazione nella professione che segnerà la sua esistenza.
Questo sottile e forse costante senso d’insofferenza trova spesso pace nell’alcool, rifugio che permette a Faber di allontanarsi dai pensieri e dai doveri della famiglia in cui ricopre il doppio ruolo di marito di Puny e padre di Cristiano.
Al rifiuto per le vesti borghesi si contrappone l’arte musicale fatta d’incontri umani e artistici come quello con Luigi Tenco, fondamentale per la formazione Faber, e la collaborazione con il poeta Riccardo Mannerini a cui, nel corso degli anni, si aggiungeranno autori e artisti del dopoguerra italiano passati alla storia tra cui Paolo Villaggio, Fernanda Pivano, la PFM.
A segnare la svolta nella vita del cantautore sarà l’incontro con Dori Ghezzi con cui condividerà la vita nella campagna di Gallura, la nascita della figlia Luvi e l’esperienza del sequestro durato quattro mesi. L’evento non lascerà indifferente De Andrè che trasformerà la drammaticità della situazione in arte, regalandoci uno dei suoi capolavori più intensi, Hotel Supramonte.
“Per questo film ho voluto dare fiducia ai giovani proprio come faceva Fabrizio” ha commentato Dori Ghezzi, “Lui lo ha fatto con Piovani e con De Gregori che erano dei ragazzi ancora emergenti. Io ho voluto dare questa possibilità a delle persone che si sono presentate dei progetti e mi hanno conquistata. O meglio, ci siamo convinti a vicenda. Io non conoscevo il metodo della drammaturgia cinematografica e hanno dovuto spiegarmi che per seguire un certo flusso a volte bisogna anche tradire la realtà restituendo comunque l’essenza vera dei protagonisti. Per questo abbiamo aspettato a lungo prima di trovare la persona Luca abbiamo individuato la persona più credibile con tutte le caratteristiche e la sensibilità per entrare nel ruolo di Fabrizio”.
La Ghezzi però non nega di avere qualche rimpianto: “La mia più grande sofferenza è stata quella di dover lasciare fuori dal film molte persone importanti per Fabrizio e per la sua crescita come Nina, protagonista di una delle sue canzoni. Persone che non ci sono per ragioni di tempi legati alla drammaturgia”.
Nel film il volto di Dori Ghezzi è quello dell’attrice Valentina Bellé emozionata e grata per aver avuto la possibilità d’interpretare un personaggio che l’ha accompagnata passo dopo passo sul set: “Abbiamo passato tantissimo tempo insieme e lei fin da subito è stata disponibile a raccontarsi e certo averla sul set mi terrorizzava però lei era lì per amore del film, per amore di tutto e di tutti. Superato il mio imbarazzo ho preso da lei il buono che aveva da dare e avere il proprio personaggio seduto dietro al monitor è stupendo perché ti porta a capire e rispettare ad un altro livello il tuo personaggio. Tutto quello che dici e fai, come affronti ogni scena… io grazie a Dori voglio pensarmi per qualsiasi altro progetto con il mio personaggio seduto dietro al monitor”.
Luca Marinelli, il protagonista, si dice “molto contento” e ringrazia tutti “Dori in primis. Mi sento tremendamente fortunato, è stata un’esperienza veramente molto bella e mi sono sentito un uomo migliore tanto che ritornare a me è stato abbastanza deludente – ride, ndr-. È stato un grandissimo regalo”.
Il regista Luca Facchini ha raccontato di aver capito meglio De Andrè dando forma a questo film: “Fabrizio non ha mai trasformato l’etica in moralismo e non ma mai usato la conoscenza per servire altra cosa che non fosse la libertà”.
Una meritatissima menzione d’onore va a Gianluca Gobbi che riporta sullo schermo la carismatica figura di Paolo Villaggio.
Prodotto da Rai Cinema e Bibil Film, Fabrizio De Andrè-Principe Libero sarà proiettato in 300 sale del circuito Nexo e andrà in onda su Rai1 il 13 e 14 febbraio.
L’ispirazione non è quella di raggiungere la perfetta imitazione dei personaggi ma di lasciare che ognuno di noi possa incontrare per la prima volta Faber o ritrovare il De Andrè che ha imparato a conoscere scoprendone un lato più intimo e umano mentre sullo sfondo Genova è popolata di pescatori, donne e ubriaconi.