Una mano sulla bocca per la Siria #doumasuffocating

doumasuffocatingIn questi giorni vi sarà senz’altro capitato di inciampare in una foto in cui colui (o colei) che era ritratto si copriva la bocca con la mano, si tratta di una protesta che si sta diffondendo a macchia d’olio sui social network per manifestare il proprio dissenso  nei confronti dell’impiego di gas chimici nella guerra che si sta svolgendo in Siria.

Muhammad Najem è un ragazzino di 15 anni di origine siriana che attraverso il web racconta la guerra nel suo paese ed è stato lui a denunciare l’uso di questi gas mortali nella guerra in Siria. A lanciare questa forma di protesta è lo stesso Muhammad che si è fatto fotografare per primo con la mano che gli copre la bocca e ha chiesto che gli altri facciano altrettanto; il suo account su Instagram è @muhammad.najem2. Ci teniamo ad avvisarvi che le immagini condivise sull’account potrebbero risultare impressionanti per il pubblico più sensibile.

Anche Roberto Saviano ha parlato di questa protesta attraverso il suo account Facebook con queste parole: “Fotografarsi coprendosi bocca e naso con la mano è solo un gesto simbolico, ma può essere utile per diffondere la consapevolezza di questo crimine. Invito tutti a fotografarsi così contro l’uso dei gas come arma mortale”e ancora dice “Gas che uccide lasciando soffocare le persone nella propria saliva. A morire sono soprattutto bambini. Le armi chimiche sono vietate da quasi cento anni, ma nella guerra civile siriana continuano ad essere utilizzate”

L’hashtag della protesta è #doumasuffocating. Douma è una città della Siria

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