Da stasera la seconda stagione di “Atlanta” su Fox

altlantaATLANTA, torna con la sua seconda stagione da stasera in prima visione assoluta su FOX (Sky, 112) il giovedì alle 21:00. La serie creata da Donald Glover, trionfatrice sia ai Golden Globes che agli Emmy (Miglior Serie Tv commedia e Miglior attore protagonista) è anche la prima serie disponibile integralmente su Sky On Demand in contemporanea al debutto su FOX.

Sono passati due anni a causa degli impegni di Donald Glover sul set dell’attesissimo Solo: A Star Wars Story (in uscita il 23 maggio) ma questa non è semplicemente una “season 2”. Il sottotitolo inglese della stagione è Atlanta Robbin’ Season, perché siamo nel periodo tra Natale e Capodanno quando ad Atlanta -con l’arrivo delle festività- aumenta il tasso di criminalità: bisogna preparare il pranzo delle feste e comprare i regali per la famiglia, come spiega lo stralunato Darius (Lakeith Stanfield) nel primo episodio di questa serie sempre in bilico fra umorismo surreale e angoscia metropolitana, con una colonna sonora a ritmo di rap spesso interrotta dalle sirene della polizia (è successo anche nella realtà del set e la  produzione in un paio di occasioni ha interrotte le riprese, dopo aver udito colpi di arma da fuoco nelle vicinanze).

La serie riparte dove l’avevamo lasciata, con le sgangherate vicende dei due cugini Earn (Donald Glover – Spiderman: homecoming, Community, The Martian) e Alfred “Paper Boi” (Brian Tyree Henry – Boardwalk Empire) che sognano di sfondare nel dorato mondo della musica rap che ha visto affermarsi proprio ad Atlanta alcuni dei suoi principali protagonisti come Lil Jon, Kanye West e André 3000.

La difficoltà di Earl e Paper Boi vengono raccontate con raffinata autenticità in una black dramedy che “alterna momenti drammatici e situazioni surrealiste alla Lynch per parlare problemi di razza in America” secondo Lena Waithe attrice e sceneggiatrice (Master of None, Ready Player One) che insieme a Glover e ai registi Jordan Peele (Get Out) e Ryan Coogler (Black Panther) rende esplicito il ruolo di avanguardia culturale degli artisti della comunità afroamericana.

In una recente intervista al New Yorker per presentare Atlanta 2, Glover (noto anche come rapper col nome di Childish Gambino e alla console come mc DJ) ha dichiarato di volere che i bianchi “vivano veramente il razzismo e capiscano cosa vuol dire essere nero in America. La gente viene ad Atlanta per la musica e perché va di moda, ma il momento della verità è quando capisci che la gente fuma erba tutto il tempo non per sentirsi cool ma a causa di disturbi post-traumatici da stress. Ogni nero ne ha uno”.

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