E’ uscito Jersey Boys, il nuovo film di Clint Eastwood. La pellicola racconta la vera storia dei The Four Seasons, quattro giovani italo-americani, con il sogno di diventare una band famosa. Un The Goodfellas in musica, e privo di qualsiasi riferimento cruento. La voce narrante è quella dei protagonisti, che si rivolgono direttamente allo spettatore. Citazione del film di Scorsese, probabilmente voluta da Eastwood, che risulta ancora più chiara nelle espressioni tipiche e inconfondibili di De Niro, fatte dal protagonista.
La storia è quella di un gruppo di giovani italo-americani del New Jersey, che crescono a stretto contatto con la mafia. Il boss interpretato da un’eccellente Christopher Walken, è fondamentalmente un buono in grado di far ridere anche soltanto con la mimica, senza bisogno di parole. Nessun omicidio viene commesso, e dei luoghi comuni sugli italo-americani non rimangono che i pregi e i lati positivi, come il carattere premuroso delle mamme, l’importanza nel mantenere la parola data, e sopratutto l’amicizia, eletto a valore sacro, assoluto e indistruttibile. La fotografia da Oscar curata da Tom Stern e la scelta vincente di utilizzare gli attori del musical originale e non star hollywoodiane, danno maggiore risalto alla storia. Il tutto a ritmo della musica coinvolgente di Frankie Valli e dei The 4 seasons.
E’ in oltre impossibile non amare Mike Doyle per la sua esilarante interpretazione di Bob Crewe. Una commedia musicale, che lascia con il sorriso stampato in viso per quasi tutta la durata del film e che dopo la splendida sigla finale, coreografata come un videoclip d’autore, lascia la voglia di rivedere il film ancora una volta.
Consigliato: Assolutamente Sì.
Voto: 9