Quelli di seguito non sono propriamente consigli ma un breve elenco di casi che mi sono capitati e, nel momento in cui ho ricevuto dei Curriculum mi hanno un po’ infastidito. Ho elencato anche tutte quelle critiche che ho ricevuto io quando ho mandato il mio materiale. Dobbiamo pensare sempre che prima di aprire un documento allegato, infatti, chiunque legge quelle poche o tante righe nel corpo della mail.
Siamo tutti in copia
E’ successo che siano arrivate (anche a mediaComunicazione) offerte di collaborazione dove il messaggio era destinato all’indirizzo della testata e, in bella vista, ad altri 3-4 indirizzi di altri portali e periodici. Quanto poco ti sei impegnato a scrivere questa mail? Quanto poco ti impegnerai nel lavoro?
Scrivi a chi ha ragion d’essere
Se ti proponi ad un giornale perché scrivi alla mail dove inviare i comunicati stampa?Il tuo CV non lo pubblicheranno come articolo. Pensi davvero che chi lavora in redazione abbia tempo-voglia-piacere di inoltrare il tuo cv? Cerca di capire chi seleziona il personale (c’è un nome, un ufficio…) oppure cerca una mail di segreteria.
Aspetto che ti allego mia nonna…
Esistono una miriade di programmi online che trasformano i vostri documenti in leggerissimi pdf (nel caso il vostro editor non riesca a salvare un CV in questo formato). Detto questo evitate di allegare documenti che superano 1 Mb e che siano nell’ordine di 2 al massimo. Ricorda che molti ormai leggono la mail dell’ufficio da smartphone. Aspettare un minuto per scaricare una mail pesantissima fa passare la voglia di leggerla. Foto in altissima risoluzione di voi al mare, grafici con le vostre più belle creazioni, videoprovini da 10Mb (quando va bene) sono da evitare. Meglio, tanto meglio dei link esterni. Da utilizzare con parsimonia.
So fare tutto… ma proprio tutto… Tuttotuttotutto!
Gli spacconi non piacciono a nessuno, e anche se avete una miriade di skills cercate di evitare formule come “Mi propongo come Giornalista, Inviato, Socialmedia Manager, Videoreporter, presentatore, attore, Webmaster, Fotografo, Grafico…” perché nella più realistica delle ipotesi non sarete bravi in tutte queste cose allo stesso modo. In generale l’effetto che fate è quello di chi ancora non ha capito cosa vuole fare da grande. Se hai specifiche competenze aggiungi dei link. Con parsimonia.
Copia/Incolla selvaggi
Quanto c’è di più snervante che leggere una mail copiata da qualche altra mail che magari ti ha girato tuo cugino che chissà da chi l’ha avuta. Font diversi nel colore oppure nella grandezza… dai… si vede che hai copiato in giro, e magari hai aggiunto il nome del destinatario dopo, che rimane scritto in blu (simbolo che è un messaggio inoltrato) o con doppi spazi. I dettagli fanno la differenza a lavoro. Se avete lasciato perdere queste cose per un documento importante in cui avete avuto modo di ragionare che fareste sotto stress in ambito lavorativo?
La formula
Evitate diciture generiche come “Alla vostra azienda… Al vostro brand di successo… alla vostra compagnia” … che fa questa azienda? Chiamatela con il suo nome.
Orpelli e Amiconi
Gli estremi sono sempre da evitare, sia chi incensa e riempie i propri messaggi di barocchismi come “Pregiatissimi, mi pregio di sottoporre, Vs, Egregi” ma anche quel contatto troppo friendly del tipo Ciao “Nome e Cognome, non ci conosciamo ma volevo propormi”… Ah… a proposito… NON SI MANDANO MESSAGGI PRIVATI SU FB!
Almeno il nome… ti prego!
Sbagliare il nome dell’azienda è da pazzi. Se scrivi a mediaComunicazione e vedi che sul sito si scrive mediaComunicazione ti sconsiglio di citare questa testata come Media e Comunicazione, Mediacomunicazione, MEDIACOM. Peggio se sbagli il cognome o il nome della persona che deve ricevere il tuo CV. Bocciato.
Ti racconto la mia vita
“Sono giovane e ho bisogno di una possibilità… bla bla bla bla… ho un grande sogno e il mio sogno si chiama…. bla bla bla bla… la passione per questo lavoro nacque”. A parte il passato remoto che mi fa venire la pelle d’oca chi legge i vostri CV e le vostre mail non ha tutto il tempo che pensate possa dedicarvi. Quindi alla terza riga, se la storia è ancora alla seconda elementare si passa oltre. Ah, la tematica del sogno, della passione e dell’opportunità è favolistica. Nel lavoro si cerca di essere quanto più pragmatici possibile.